top of page
Progetto senza titolo-31.png

Caso plusvalenze Roma, la procura chiede il rinvio a giudizio per James Pallotta e altri ex dirigenti

Rebecca Manganaro

Chiesto il rinvio a giudizio per James Pallotta e cinque ex dirigenti della Roma, accusati di falso in bilancio e violazione delle normative finanziarie. Inchiesta su plusvalenze gonfiate tra il 2018 e il 2020

James Pallotta, ex presidente della Roma
James Pallotta, ex presidente della Roma

Il caso delle plusvalenze che ha coinvolto la Roma entra in una nuova fase. La procura ha richiesto il rinvio a giudizio per l'ex presidente del club giallorosso, James Pallotta, e per altri cinque ex dirigenti della società. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Pallotta rischia di finire sotto processo insieme a Umberto Gandini, ex amministratore delegato fino al 2018, Guido Fienga, amministratore delegato dal 2019 al 2021, Mauro Baldissoni, ex direttore generale e vicepresidente esecutivo, Francesco Malknecht, dirigente responsabile dei bilanci, e Giorgio Francia, dirigente preposto alla contabilità.


Gli imputati sono accusati di falso in bilancio e violazione del testo unico sull'intermediazione finanziaria in relazione a cinque operazioni di mercato svolte tra il 2018 e il 2020. La Roma avrebbe contabilizzato un ammontare di 60 milioni di euro in plusvalenze, una cifra che, secondo la procura, sarebbe stata gonfiata rispetto ai 39 milioni reali.


Il caso Spinazzola-Pellegrini e il sospetto di un’operazione unica

Le operazioni sotto la lente della giustizia riguardano principalmente la gestione dei bilanci del club dal 2018 al 2022. La tesi accusatoria punta, in particolare, sul caso dell'acquisto di Leonardo Spinazzola dalla Juventus e sulla successiva cessione di Luca Pellegrini dalla Roma ai bianconeri. Secondo gli inquirenti, queste operazioni sarebbero state concepite come un unico trasferimento per gonfiare i bilanci e aggiustare i conti. La Juventus, dal canto suo, ha dichiarato di aver registrato una plusvalenza di 25,9 milioni di euro dalla vendita di Pellegrini, mentre la Roma ha dichiarato un guadagno di 21 milioni per la cessione al club torinese.


Altre operazioni sospette: Nainggolan, Cristante, Manolas e Frattesi

Il pm Renata Cerasa ha sollevato il caso anche con riferimento ad altre operazioni di mercato, come la cessione di Radja Nainggolan all'Inter in cambio di Nicolò Zaniolo e Davide Santon, l'acquisto di Bryan Cristante dall'Atalanta con la cessione di Tumminello ai bergamaschi, e il trasferimento di Kostas Manolas al Napoli con l'acquisto di Amadou Diawara. Infine, è stata posta sotto esame la cessione di Gianluca Marchizza e Davide Frattesi al Sassuolo, che ha preceduto l'acquisto di Gregoire Defrel.

Un elemento centrale dell'indagine è una mail partita dalla Roma che suggerirebbe che l'acquisto di Spinazzola e la cessione di Pellegrini fossero stati trattati come parte di un'unica operazione, in un tentativo di far lievitare le plusvalenze.


La posizione della famiglia Friedkin e le future indagini

Nonostante gli sviluppi, l'attuale proprietà della Roma, rappresentata dalla famiglia Friedkin, risulta estranea all'inchiesta. Sebbene fossero stati inizialmente indagati, per i Friedkin il pm ha chiesto l'archiviazione del caso.


Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page