Roma, 23 ottobre 2025
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Tagli al Fondo per cinema e audiovisivo, Bettini e Giannelli di Alice nella Città: «Decisione che preoccupa profondamente»

Una bozza della manovra prevede un taglio di 190 milioni al Fondo per il cinema e l’audiovisivo nel 2026 e di 240 dal 2027. Bettini e Giannelli (Alice nella città): «Decisione che preoccupa, serve un confronto serio per il futuro del settore»

di Edoardo IacolucciULTIMO AGGIORNAMENTO 1 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Un taglio di 190 milioni di euro nel 2026 e di 240 milioni a partire dal 2027 per il Fondo per il cinema e l’audiovisivo: è quanto emerge da una prima bozza della manovra economica, che riduce l’attuale livello di finanziamento fissato all’11% delle entrate effettivamente incassate dal bilancio dello Stato, con una soglia minima di 700 milioni di euro annui.

In base alla nuova norma, la soglia minima sarà fissata «in misura non inferiore a 510 milioni di euro annui per l’anno 2026 e a 460 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027». Un taglio consistente che apre un fronte delicato per il futuro dell’industria cinematografica italiana.

L’allarme di Alice nella città

La notizia arriva mentre è in corso la ventitreesima edizione del festival Alice nella città, dedicato al cinema per ragazzi. «Proprio in questi giorni, quando è in corso la ventitreesima edizione del festival Alice nella città e siamo circondati dall’energia e dall’entusiasmo di tantissimi giovani che vivono il cinema come un luogo di incontro, confronto, dialogo e crescita, apprendere dell’ipotesi di un taglio al Fondo Cinema e Audiovisivo ci amareggia profondamente e preoccupa», dichiarano i direttori artistici Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.

«Ridurre le risorse significa interrompere un percorso di crescita»

Bettini e Giannelli sottolineano come il cinema italiano stia attraversando una fase di forte fermento creativo. «In un momento storico in cui il cinema italiano sta sperimentando sempre più forme, linguaggi e prospettive creative, sostenere l’audiovisivo vuol dire sostenere il futuro del nostro Paese e la sua identità culturale, ridurre le risorse significa invece interrompere un percorso di crescita ed evoluzione che il nostro settore ha faticosamente intrapreso negli ultimi anni. Un taglio al Fondo è una decisione che comporterebbe conseguenze drammatiche non solo a livello culturale ma anche sul lavoro e la vita di migliaia di persone e lavoratori e sull’intera filiera produttiva».

Per questo motivo i direttori artistici si uniscono «con convinzione all’appello delle associazioni 100autori, Afic, Agici, Aidac, Air3, Anac, Apa, Cna, Doc/it, Wgi rivolto al Presidente della Repubblica, al Governo e al Parlamento affinché il Fondo Cinema e Audiovisivo resti invariato nei suoi stanziamenti».

Un appello per il futuro del cinema italiano

«Da oltre vent’anni Alice nella città lavora al fianco dei giovani e di tanti ragazzi, credendo nel potere delle storie e dell’immaginazione come strumenti di educazione e formazione civile. Vederli crescere grazie al cinema ci ricorda quotidianamente quanto questo linguaggio sia vitale per costruire il futuro. Per tutte queste ragioni chiediamo e auspichiamo che venga subito attivato un tavolo di confronto serio e condiviso che guardi al domani senza compromettere il presente», concludono Bettini e Giannelli.

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