Questa mattina, nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, i volontari di Legambiente si sono dati appuntamento lungo la ciclabile di via Nomentana, a Roma, per monitorare il passaggio dei ciclisti e far partecipare così la Capitale alla nuova edizione del Giretto d’Italia, la sfida nazionale tra città sulla quantità di persone che scelgono la bici per gli spostamenti quotidiani.
Dalle 6 alle 9.30 sono stati registrati 587 passaggi su due ruote, in un flusso costante e continuo, che ha mostrato tutta la vitalità della mobilità ciclistica romana. Ai ciclisti di passaggio l’associazione ha dedicato un lungo applauso e offerto una colazione per celebrare l’iniziativa e incoraggiare la scelta della bicicletta.
«Sulla Nomentana c’è un flusso continuo di bici, a dimostrazione che ogni ciclabile realizzata viene riempita dalle bici. Chi si oppone a nuova ciclabile o al passaggio del GRAB ai Parioli per difendere il proprio posto auto, apra gli occhi, vedrà una città divorata dalle automobili ovunque» affermano dall’associazione ambientalista.
Il messaggio è chiaro: secondo Legambiente, ogni nuova infrastruttura ciclabile attira immediatamente utenti, contribuendo a trasformare la città in senso più sostenibile e vivibile.
«Sulla ciclabile Nomentana c’è ormai un flusso continuo di bici con sempre più persone a percorrerla su due ruote, a dimostrare che per costruire una città più bella e vivibile, sia imprescindibile una grande rete di corsie ciclabili intorno alla quale generare una Capitale bike friendly ovunque – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio e responsabile nazionale mobilità dell’associazione –. C’è bisogno quindi di realizzare tutte le ciclabili programmate e in cantiere a partire dal GRAB».
Scacchi ha poi denunciato le proteste in corso nel quartiere Parioli, dove alcuni residenti e realtà locali si sono opposti ai cantieri del Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, ritenendo che sottraggano parcheggi su strada: «Assistiamo a un attacco ai suoi cantieri, colpevoli di togliere qualche parcheggio necessario per la sosta delle loro prime, seconde e terze macchine; peraltro si richiederebbe in maniera grottesca una condivisione e revisione di un progetto, condiviso e revisionato centinaia di volte in oltre dieci anni da quando fu presentato».
Il presidente di Legambiente Lazio ha poi evidenziato come la Capitale sia ormai saturata dalle automobili private: «Chi ha a cuore Roma e la salute delle persone deve tifare per la sua ciclabilità, mentre appare evidente che chi è contro GRAB e bici, per difendere qualche posto auto in aree privilegiatissime e centralissime come i Parioli, sembrerebbe vivere in altro mondo o far finta di non vedere ciò che a tutti è palese: non è la quantità di parcheggi che va difesa e aumentata, ma è il numero impressionante di macchine a dover drasticamente diminuire».
Secondo Scacchi, solo una decisa transizione ecologica dei trasporti potrà restituire spazio pubblico e qualità della vita: «I cantieri per ciclabilità, nuove tranvie, strade scolastiche, corsie preferenziali o metropolitane ci aiuteranno a porre fine allo strapotere dell’auto privata come è stato fatto in tutte le capitali d’Europa nei decenni passati: chiediamo all’amministrazione di non retrocedere di un metro sul GRAB e su tutto il resto, perché bisogna aver l’ambizione di trasformare in meglio la Capitale, grazie alla transizione ecologica della sua mobilità».
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