Roma, 16 dicembre 2025
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Inaugurate le stazioni Colosseo e Porta Metronia della metro C, Gualtieri in metro alle 16 per il primo viaggio

Il museo di Porta Metronia aprirà probabilmente il prossimo febbraio. «Un salto di qualità per la mobilità e un patrimonio culturale restituito alla città»

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 8 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

(Foto di Anita Armenise)

Dopo oltre tredici anni di lavori, la metro C arriva finalmente nel cuore di Roma. Dal pomeriggio di martedì 16 dicembre, a partire dalle 16, aprono al pubblico le nuove stazioni Colosseo–Fori Imperiali e Porta Metronia, due fermate completamente nuove e attese da oltre un decennio, che prolungano la terza linea metropolitana della Capitale.

Il primo viaggio del sindaco

E dopo aver partecipato all'inaugurazione istituzionale durante la mattinata, il sindaco Roberto Gualtieri sarà presente all’apertura ufficiale e farà il primo viaggio in metro alle 16. Accompagnato dalla presidente del I municipio Lorenza Bonaccorsi, partirà dalla stazione Colosseo–Fori Imperiali per raggiungere Porta Metronia, dove verrà accolto dal presidente del VII municipio Francesco Laddaga. Le stazioni saranno fruibili da romani e turisti a partire dal pomeriggio.

Il nuovo tratto della linea C

Con l’inaugurazione entra in funzione il nuovo tratto della metropolitana che dalla stazione San Giovanni arriva fino a sotto via dei Fori Imperiali. Il collegamento tra la metro C e la metro B a Colosseo consente, come ha sottolineato Gualtieri, di «connettere le periferie più lontane, tutta Roma Est, al cuore della città», determinando «un salto di qualità decisivo nel servizio metropolitano».

Le stazioni-museo nel cuore di Roma

Le nuove fermate sono state concepite come stazioni-museo, progettate per valorizzare i numerosi reperti archeologici emersi durante gli scavi. Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, oltre al sindaco Gualtieri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e il ministro della Cultura Alessandro Giuli.

Quando aprono gli spazi museali

Con l’avvio del servizio metropolitano da questo pomeriggio, le due stazioni sono immediatamente operative per il trasporto dei passeggeri, ma gli spazi museali seguiranno tempistiche diverse. Alla stazione Colosseo–Fori Imperiali il percorso archeologico è già parte integrante della stazione ed è visibile lungo il collegamento verso i binari. Per quanto riguarda invece Porta Metronia, il museo che ospita la caserma romana del II secolo d.C., la Domus del comandante e gli ambienti militari resterà ancora chiuso: l’apertura è prevista probabilmente a febbraio, una volta completati gli allestimenti museali e multimediali, come annunciato dal primo cittadino e confermato dalla Sovrintendenza.

Porta Metronia e la caserma romana

Per quanto riguarda la stazione di Porta Metronia, gli scavi hanno restituito una scoperta di eccezionale rilevanza. «Lo scavo – ha spiegato Simona Moretta, archeologa della Sovrintendenza speciale di Roma e responsabile scientifico – era stato preceduto da indagini preliminari e carotaggi che scendevano fino a cinque metri. Non avevamo contezza della densità archeologica del sottosuolo: fra i 7 e i 12 metri di profondità abbiamo trovato una vera e propria caserma, 1.300 metri quadri di costruito antico». Sono emersi gli alloggi dei soldati, la Domus del comandante e la casa del centurione. Di fronte a un rinvenimento «entusiasmante ma anche drammatico», è stata individuata una soluzione che verrà applicata anche alle altre stazioni: il bene archeologico è stato delocalizzato e successivamente ricollocato all’interno della stazione, creando un museo.

Colosseo, tra Oculus e domus repubblicane

Alla stazione Colosseo–Fori Imperiali, invece, il percorso museale accompagna i passeggeri fino ai binari. Spicca l’Oculus, «una finestra – ha spiegato Francesca Gherardi, funzionaria restauratrice del Parco archeologico del Colosseo – dalla quale si vede il Colosseo nel tratto di collegamento fra metro B e metro C, collocata nel punto in cui era stata trovata durante lo scavo».

Durante i lavori sono state inoltre rinvenute domus tardo-repubblicane, risalenti al I-II secolo avanti Cristo, appartenenti probabilmente a un romano abbiente. Le terme private di una di queste abitazioni, tra cui un balneum, sono state scavate, restaurate e collocate al centro della stazione insieme ai numerosi reperti rinvenuti. «Non è esattamente nel posto dove sono state trovate – ha precisato Gherardi – ma in un’area che stava tra le pendici del Colle Oppio e la Velia». Intorno alle strutture, un allestimento museale espone oggetti votivi, statuine e una matrice per replicare l’immagine di Eracle, riprodotta in una versione «molto pop».

Numeri e profondità degli scavi

La stazione Colosseo si sviluppa su quattro livelli interrati, raggiungendo una profondità di 32 metri, con 29mila metri cubi di scavi archeologici. A Porta Metronia sono stati realizzati 65mila metri cubi di scavi archeologici, che hanno riportato alla luce un vasto complesso militare di età romana, con mosaici, affreschi e strutture perfettamente conservate.

Le parole di Gualtieri

«Oggi – ha dichiarato il sindaco – al tempo stesso connettiamo un pezzo grandissimo di Roma dalle sue periferie più lontane fino al centro della città e regaliamo al mondo e ai romani dei meravigliosi luoghi, anche della cultura». Per Gualtieri, «c’è l’orgoglio del saper fare e del saper progettare degli italiani, capaci di far convivere opere ingegneristiche complesse con la straordinaria stratificazione storica della città».

«Queste scoperte archeologiche – ha aggiunto – non sono un freno, ma un valore aggiunto: senza queste grandi opere non avremmo mai scoperto la caserma di Porta Metronia e sapremmo molte cose di meno del nostro passato». Secondo il sindaco, le nuove stazioni «non saranno solo molto frequentate dai passeggeri, ma diventeranno vere e proprie attrazioni turistiche e culturali».

Il dialogo tra passato e futuro

Sulla stessa linea il ministro Giuli, che ha definito le nuove stazioni un esempio di come «sia possibile conciliare il dialogo tra presente e passato», grazie a una collaborazione tra pubblico e privato che mette le competenze della Soprintendenza al servizio della cittadinanza.

Salvini e le grandi opere

Il ministro Salvini ha sottolineato come le nuove fermate «gireranno il mondo sui social» e ha evidenziato l’importanza dell’unità politica che ha accompagnato la realizzazione dell’opera. «È un’infrastruttura ambiziosa, costosa ma necessaria – ha detto – e spero che lo stesso spirito possa animare anche altre grandi opere nel Paese».

Lo sguardo a piazza Venezia

L’intervento si inserisce in un progetto più ampio che guarda già alla futura stazione piazza Venezia, un’opera di enorme portata – sette piani sotto terra e circa 700 milioni di euro di investimento – la cui inaugurazione è prevista tra il 2032 e il 2033. Intanto, da questo pomeriggio, le stazioni Colosseo e Porta Metronia entrano ufficialmente in servizio con il passaggio dei primi treni della metro C.

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