Roma, 19 settembre 2025
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Sanità Lazio, UGL Salute: «Sistema al limite, servono risposte immediate dalla Regione»

Fabbri: «Ospedali sotto organico, pronto soccorso al collasso e personale esasperato. Se non arriveranno risposte, pronti a mobilitarci»

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 5 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

La sanità del Lazio è «sempre più in difficoltà». A denunciarlo è l’UGL Salute Lazio che, attraverso una richiesta formale inviata alle istituzioni regionali, ha chiesto un incontro urgente per discutere delle criticità del sistema sanitario.

«Siamo di fronte a una situazione ormai al limite, che sta compromettendo la qualità dell’assistenza ai cittadini e la tenuta psicofisica del personale sanitario», spiega Fabrizio Fabbri, segretario regionale di UGL Salute. «Medici e infermieri lavorano in condizioni professionali sempre più precarie, sottoposti a carichi insostenibili. Non siamo più disposti ad assistere in silenzio».

Le criticità denunciate

Tra i problemi più gravi evidenziati dal sindacato ci sono:

  • Ospedali sotto organico e reparti che faticano a garantire sicurezza e continuità delle cure.
  • Pronto soccorso saturi, con condizioni definite «al limite della sicurezza».
  • Aggressioni in aumento al personale sanitario, spesso lasciato senza adeguata protezione.
  • Retribuzioni inadeguate e carenze strutturali nella stabilizzazione dei precari.
  • Liste d’attesa in crescita, che esasperano cittadini e operatori.

Secondo UGL, a questo quadro già critico si aggiunge «una gestione incerta delle risorse del PNRR, che rischiano di non produrre reali benefici sulla sanità territoriale, sulle cure di prossimità e sulla modernizzazione dei servizi previsti dal DM 77/2022».

Le richieste del sindacato

Fabbri ha ribadito la necessità di:

  • un piano di stabilizzazione dei precari;
  • il rilancio della medicina generale;
  • nuovi investimenti in formazione, tecnologie e digitalizzazione;
  • un confronto strutturato con la Regione Lazio per affrontare le emergenze in corso.

«La sanità è un diritto, non un lusso per pochi – ha dichiarato – e chi la garantisce ogni giorno merita rispetto e tutele».

La minaccia di mobilitazioni

Il sindacato ha quindi chiesto alla Regione un riscontro immediato per avviare un tavolo di confronto. In assenza di risposte, UGL Salute avverte: «Se non arriveranno soluzioni rapide e concrete, ci mobiliteremo in ogni sede, comprese le piazze. Non staremo a guardare mentre il sistema sanitario viene smantellato pezzo dopo pezzo».

Foto: Fabrizio Fabbri, Segretario UGL Salute Lazio

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