
È stata presentata lunedì 27 ottobre al Ministero della Salute la campagna nazionale «Prevenzione è Salute», promossa da Summeet e Inrete con il patrocinio e la collaborazione delle principali Società Scientifiche (tra cui AMD, FADOI, FIMMG, SID, SIC, SIGO, SIMG) e di numerose associazioni di pazienti e fondazioni. L’obiettivo è promuovere la diagnosi precoce e la consapevolezza sui rischi legati a malattie cardiovascolari, cardiometaboliche, senologiche e ginecologiche, che rappresentano oggi una delle principali cause di mortalità nel Paese.
L’iniziativa punta a portare la prevenzione direttamente tra le persone, con attività di informazione, educazione sanitaria e screening gratuiti che da novembre 2025 a giugno 2026 toccheranno le principali piazze italiane. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito ufficiale prevenzionesalute.net.
«La prevenzione è una priorità del Ministero. Se vogliamo garantire alle persone di vivere meglio e di più, dobbiamo portare la prevenzione tra i cittadini e costruire una cultura condivisa della salute», ha dichiarato il ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso della conferenza.
Accanto a lui, Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società Italiana di Cardiologia (SIC) e coordinatore del progetto, ha sottolineato come «agire precocemente significhi salvare vite e garantire sostenibilità al sistema sanitario».
La campagna prevede tre direttrici di intervento: informazione scientifica, educazione alla salute e consulenze mediche gratuite nei settori cardiovascolare, cardiometabolico e femminile.
Le attività comprenderanno misurazioni di pressione, glicemia, colesterolo e BMI, oltre a controlli specialistici. I dati raccolti in forma anonima contribuiranno al monitoraggio epidemiologico nazionale e saranno presentati in un evento conclusivo nel 2026.
«Il nostro obiettivo – ha spiegato Maria Rosaria Campitiello, Capo Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie del Ministero – è costruire un sistema sanitario proattivo, che intervenga prima che la malattia si manifesti, anche attraverso una comunicazione chiara e basata sull’evidenza scientifica».
«La prevenzione non è un costo ma un investimento – ha ricordato Francesco Saverio Mennini, Capo del Dipartimento Programmazione dei Dispositivi Medici e del Farmaco –. Ogni euro speso restituisce valore economico e sociale. Per questo il Ministero ha destinato 500 milioni di euro aggiuntivi per la prevenzione nel 2026».
Tra i partecipanti anche rappresentanti delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti e degli intergruppi parlamentari dedicati a tumori della mammella, obesità e diabete, a testimoniare un impegno condiviso nel promuovere la salute pubblica e la diagnosi precoce come strumenti chiave per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale.
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