In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà, la stazione Tiburtina è diventata simbolo di una nuova alleanza tra istituzioni e cittadini. Qui l’assessora capitolina alle Politiche sociali e alla salute, Barbara Funari, ha presentato il progetto di integrazione sociosanitaria «al piano strada», realizzato con il supporto dei nuovi Presidi mobili giubilari.
«Siamo in un’area – ha spiegato Funari – che per anni ha visto solo azioni di sgombero inutili, violente e costose per la città. Oggi, invece, Tiburtina è un luogo di incontro tra istituzioni, operatori e cittadini, dove ci si prende cura di chi vive in solitudine e povertà».
Il progetto, sviluppato in collaborazione con Roma Capitale, Asl Roma 1 e II municipio, prevede camper attrezzati che offrono consulenze, visite specialistiche e orientamento alle persone in difficoltà. Un’iniziativa che unisce interventi sociali e sanitari, pensata per raggiungere chi vive ai margini, spesso invisibile ai servizi tradizionali.
«Con le unità mobili – ha aggiunto l’assessora – i servizi arrivano direttamente nei luoghi della marginalità. È un esempio concreto di integrazione sociosanitaria, capace di garantire una presa in carico efficiente e di avviare percorsi di inclusione strutturata».
Il presidio del «corridoio sanitario» alla stazione Tiburtina sarà operativo sette giorni su sette, dalle 8 alle 20, fino al 3 giugno 2026, offrendo un punto di riferimento stabile per le persone senza dimora e per tutti coloro che vivono situazioni di fragilità.
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