Roma, 27 novembre 2025
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Cultura

Al Maxxi due mostre raccontano l’eredità visiva di Elisabetta Catalano e la visione cinematica di Rosa Barba

Al Maxxi di Roma si inaugurano «Elisabetta Catalano. Obiettivo sugli artisti» e «Frame Time Open» di Rosa Barba: due mostre che attraversano fotografia, cinema, luce e memoria, dal 26 novembre 2025 all’8 marzo 2026

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 18 ore fa - TEMPO DI LETTURA 1'

Il Museo Maxxi dedica un omaggio a Elisabetta Catalano con il focus «Obiettivo sugli artisti», a dieci anni dalla scomparsa, presentando sedici stampe tra vintage e modern recentemente acquisite grazie a Strategia Fotografia 2023.
L’esposizione restituisce l’arte del ritratto che ha reso celebre la fotografa, capace di raccontare un’intera stagione creativa attraverso sguardi, pose e relazioni. Nei suoi scatti convivono introspezione psicologica e vitalità creativa, elementi che hanno contribuito a definire l’immaginario visivo dell’arte italiana del dopoguerra.
Davanti al suo obiettivo sono passati Carla Accardi, Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Mario Schifano, Michelangelo Pistoletto e molti altri protagonisti della scena nazionale e internazionale.
Il percorso, costruito attorno a ritratti e provini dell’Archivio Elisabetta Catalano, mette in luce l’attenzione rigorosa dell’artista per tempi di posa, incontri e sodalizi. Un processo silenzioso e meticoloso che ha generato immagini oggi considerate parte della storia dell’arte contemporanea.

Rosa Barba trasforma il museo in un paesaggio di luce

Accanto al focus su Catalano, il Maxxi inaugura «Frame Time Open», la più ampia personale italiana mai dedicata a Rosa Barba, che raccoglie oltre vent’anni di ricerca tra cinema, scultura e installazione.

Concepita in dialogo con l’architettura di Zaha Hadid, la mostra costruisce un ambiente in cui film, suono e luce si intrecciano in un’unica struttura. «Il Maxxi nasce come un osservatorio sul presente», afferma la presidente Maria Emanuela Bruni, sottolineando come le opere dell’artista siano «vere e proprie architetture di luce in movimento».

Per Francesco Stocchi, direttore artistico e curatore, «Frame Time Open restituisce la ricerca visionaria di Rosa Barba», trasformando gli spazi del museo in un paesaggio dinamico che ridefinisce la percezione del tempo.
Tra le opere in mostra figurano As Fixed in Flux (2025), Solar Flux Recordings (2022), Color Clocks (2012) e Off Splintered Time (2021). Cuore del progetto sono due nuove produzioni: Myth and Mercury (2025), film in 35 mm ispirato ai Quaderni del carcere di Gramsci, e They Are Taking All My Letters (2025), scultura cinetica composta da pellicola in movimento e parole tratte da testi poetici.

Un allestimento che si sviluppa come un pentagramma tridimensionale, con 24 opere dal 2009 al 2025 distribuite lungo binari intrecciati, crea un percorso libero e immersivo.

Due sguardi, un unico racconto sul tempo

Le due mostre, aperte fino all’8 marzo 2026, offrono prospettive complementari: da un lato la memoria attraverso il ritratto fotografico; dall’altro il tempo come materia da scolpire, illuminare e tradurre in immagine.
Il MAXXI riunisce così due protagoniste dell’arte italiana, offrendo un doppio racconto sulla percezione, sulla trasformazione e sulla costruzione visiva del presente.

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