Nelle sale dei Musei di San Salvatore in Lauro torna a parlare il dialogo tra arte e fede. Dal 16 settembre al 25 ottobre 2025, venti opere firmate da dieci artisti polacchi interpretano in chiave contemporanea il tema della Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta, uno dei momenti più intensi del Vangelo.
La mostra, terza edizione del progetto «Dipingiamo di nuovo il cattolicesimo», è inserita nel programma ufficiale del Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza e gode del patrocinio del Dicastero per l’Evangelizzazione e del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Curia Romana. Il vernissage è fissato per giovedì 9 ottobre alle 18.30.
L’iniziativa nasce dall’Istituto di Cultura San Giovanni Paolo II della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum di Roma, insieme alla Fondazione San Nicola di Varsavia e alla Fondazione Vaticana Giovanni Paolo II, con il progetto espositivo a cura di Dariusz Karłowicz e l’allestimento firmato da Il Cigno Gg Edizioni.
Dopo i precedenti appuntamenti dedicati a Gesù Misericordioso (2023) e all’Annunciazione (2024), il percorso prosegue con una riflessione pittorica sul secondo Mistero Gaudioso del Rosario. I dipinti, eseguiti in prevalenza a olio su tela, ma anche con tempera all’uovo o resina su tavola, portano la firma di Ewa Czwartos, Ignacy Czwartos, Jacek Dłużewski, Wojciech Głogowski, Jacek Hainos O.P., Krzysztof Klimek, Jarosław Modzelewski, Bogna Podbielska, Beata Stankiewicz e Grzegorz Wnęk.
A ciascun artista è stato chiesto di realizzare due opere: una destinata agli spazi liturgici e una di formato ridotto, pensata per la devozione personale.
«La Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta è un tema di incantevole bellezza, ma anche di grande complessità», spiega il curatore Dariusz Karłowicz. «È particolarmente arduo quando si cerca di catturarla in un'immagine che, attraverso ciò che è visibile, dovrebbe indirizzare lo spettatore verso l'introspezione, nelle profondità di ciò che è più importante».
Karłowicz descrive l’incontro tra Maria ed Elisabetta come «un momento di gioia e tenerezza, ma anche di sottomissione e gratitudine». Per il curatore, quell’abbraccio «trascende i limiti della vita quotidiana, anima le speranze di generazioni e prefigura un grande evento».
Il ciclo «Dipingiamo di nuovo il cattolicesimo» mira a rinnovare la tradizione dell’arte sacra e a rilanciare il mecenatismo ecclesiastico. Riunisce pittori, teologi e studiosi per reinterpretare, attraverso la pittura contemporanea, i grandi temi della fede.
«Ci auguriamo che il progetto di rappresentare i misteri rimanenti del Rosario possa anno dopo anno portare nuovi esempi di arte sacra contemporanea di alto livello», conclude Karłowicz, «e sogniamo chiese, cappelle e spazi in cui questi dipinti possano avvicinare i loro spettatori al vero e al bello».
La mostra è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. Ingresso gratuito.
Musei di San Salvatore in Lauro, piazza San Salvatore in Lauro 15, Roma.
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