
Il Casale dei Cedrati, l’antico edificio seicentesco riportato alla vita nel cuore di Villa Pamphilj e trasformato in un centro culturale aperto alla città, diventa da novembre il fulcro di un nuovo appuntamento dedicato alla natura e ai linguaggi artistici. È qui che prende forma il Festival d’Autunno, un ciclo di incontri curato da Maria Cappadozzi, Silvia Nono, Serena Perrone Capano, Francesca Prili e Luana Raso, pensato per esplorare il rapporto fra arte, paesaggio, parola e immaginazione.
Le tre anime che compongono il programma — natura, poesia e illustrazione — sono intrecciate in un percorso che coinvolge filosofi, architetti, paesaggisti, autori, illustratrici e fotografi. «Ci piace pensare a questo posto come un luogo sospeso nel tempo: qui, si ridà tempo e dignità alle arti, anche quelle meno “famose” come la poesia, la botanica o l’illustrazione. Al Casale dei Cedrati si respira un’aria di riscoperta, ma è una riscoperta lenta, attraverso l’incontro tra pubblico e artisti, tramite il dialogo, come si faceva una volta. Del resto, questo Casale nasce proprio da un progetto di recupero ed è tutto qui anche il senso del nostro Festival d’Autunno: riprenderci gli spazi, il tempo e le arti», spiegano le curatrici.
Il primo ciclo, Tutti i colori del verde, accompagna il pubblico nei fine settimana di novembre in una serie di dialoghi non convenzionali dedicati alla natura e al paesaggio. Il 29 novembre il Casale ospiterà l’autore e fotografo Serafino Amato, che racconterà Prateria, il suo viaggio narrativo e fotografico nelle valli spoletane, dove il cammino lento diventa occasione per riflettere sulla rinascita silenziosa di territori abbandonati al margine dei centri abitati. Intorno ai temi ambientali si sviluppa anche il programma di visite gratuite del Corridoio Verde 2.0, aperto fino al 30 novembre e dedicato alla valorizzazione dei beni archeologici, storici e paesaggistici del XII municipio: dalla Riserva della Valle dei Casali al Forte Bravetta, passando per Villa Pamphilj e i luoghi della Battaglia di Porta San Pancrazio del 1849.
Il secondo percorso, Poeti che traducono poeti, a cura di Maria Teresa Carbone e realizzato in collaborazione con l’associazione Monteverdelegge, mette al centro il lavoro della traduzione poetica. A confrontarsi su scelte, rinunce e sfide saranno alcuni dei nomi più riconosciuti della scena italiana: Valerio Magrelli il 14 dicembre, Vincenzo Ostuni il 18 gennaio, Paolo Febbraro il 15 febbraio, Carmen Gallo il 15 marzo, Michele Zaffarano il 12 aprile e Federico Italiano il 10 maggio. Il ciclo culminerà il 4 giugno con una festa della poesia introdotta da Antonella Anedda, che riunirà tutti gli autori ospiti della rassegna.
Il terzo asse del Festival, dedicato all’illustrazione, prende avvio il 15 novembre con L’anima in rimessa, la mostra dell’illustratore romano Andrea Calisi, che espone le tavole realizzate per l’omonimo libro di poesie di Giovanni Nucci e una selezione di lavori ispirati alle figure femminili del mito. Attorno ai temi dell’esposizione si svolgono due incontri: Immaginare le parole, inaugurato nel giorno di apertura, e Heroides, in programma il 13 dicembre, una riflessione sull’eroicità del femminile tra mito e contemporaneo. Il 18 dicembre si aprirà invece la mostra dedicata allo street artist Lucamaleonte, con trenta tavole tratte da Il Paese dell’ABC di Vito Consoli (Pandion Edizioni) e alcune incisioni a tema natalizio.
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