Fino al 2012 collegava il litorale pontino a Roma sia per i pendolari che per i turisti. Poi la stazione di Terracina è stata chiusa e il collegamento ferroviario è stato interrotto a causa del rischio frane. A distanza di 13 anni, ora ci sono i fondi per la messa in sicurezza del territorio. Soltanto dopo questa operazione sarà possibile riattivare la linea del treno.
10 milioni sono stati appena stanziati dalla giunta della regione Lazio per la «mitigazione del rischio da caduta massi» lungo la tratta Priverno Terracina in particolare nella località La Fiora dove nel 2012 si era verificato il distacco di alcune rocce. Da allora la cittadinanza della zona e i turisti possono utilizzare la stazione di Priverno o quella di Monte San Biagio che dista circa 12 km dal centro di Terracina ed è raggiungibile in auto o con gli autobus Cotral. Un disagio, soprattutto per chi deve arrivare a Roma ogni giorni per motivi di lavoro, denunciato più volte dai comitati territoriali.
Il provvedimento regionale attinge ai fondi destinati agli “interventi di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico» e si propone di mettere in sicurezza la zona per chiedere, successivamente, ad Rfi e al ministero dei Trasporti di ripristinare la ferrovia. L’intervento, tramite una convenzione, sarà affidato ad Anas per lavori di gestione del rischio idrogeologico che costeranno 15 milioni. Di questi 10 sono stanziati dalla Regione e gli altri cinque da risorse nazionali.
«L'opera di mitigazione - spiega la regione Lazio - costituisce una condizione imprescindibile per il ripristino della circolazione ferroviaria sulla diramazione Priverno–Terracina che è parte integrante del sistema FL7 Roma–Formia–Minturno». L'infrastruttura, infatti, è strategica per la mobilità del Lazio meridionale perché collega il nodo ferroviario di Priverno–Fossanova con il litorale pontino e assicura l’integrazione tra la rete nazionale e il trasporto regionale.
«Dopo 13 anni finalmente sblocchiamo dei lavori che consentiranno di mettere di nuovo in funzione una linea ferroviaria determinante per i collegamenti pendolari, turistici ed economici, favorendo l’accessibilità del litorale pontino, sostenendo la mobilità quotidiana dei residenti, valorizzando il patrimonio culturale e ambientale della costa e contribuendo al rafforzamento del sistema produttivo e commerciale dell’area», ha commentato l'assessore ai Trasporti, Fabrizio Ghera.
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