
Il IV municipio si aggiunge al fronte di opposizione contro il progetto regionale «Bosco rosso», approvando in consiglio una mozione che esprime ferma contrarietà all'idea. L'iniziativa, promossa dalla Regione Lazio con l'ente del terzo settore Algaxia e altri soggetti privati, è concepito per creare «spazi sicuri» per le donne in aree verdi degradate, dotati di sorveglianza avanzata tramite intelligenza artificiale.
La mozione, presentata dalla consigliera del Pd Sarah Pelliccia, è stata sottoscritta e approvata da tutta la maggioranza municipale. La critica è duplice: il progetto è ritenuto «avulso dalla realtà dei territori» e «potenzialmente rischioso sotto il profilo della privacy e dei diritti delle donne», oltre a essere privo del coinvolgimento dei Centri antiviolenza riconosciuti.
«Diciamo no alla cultura del recinto per le donne. Non ci servono recinti hi-tech, ci servono maggiori risorse per servizi veri: case rifugio, supporto psicologico e legale, formazione nelle scuole e per le forze dell'ordine», ha dichiarato Pelliccia, prima firmataria. La consigliera ha inoltre ribadito la necessità di «difendere il diritto delle donne a vivere ogni spazio urbano in sicurezza e libertà, non rinchiuse in aree-ghetto controllate da telecamere».
Pelliccia ha poi ringraziato i colleghi della maggioranza per il sostegno convinto, sottolineando: «Non possiamo accettare soluzioni spot: servono strumenti strutturali e risorse stabili per chi è davvero in prima linea contro la violenza di genere».
La decisione del IV municipio non è isolata, ma rafforza una crescente ondata di opposizione politica e istituzionale al progetto «Bosco rosso». La presa di posizione coinvolge l'intero comune. Una mozione presentata in Campidoglio, a prima firma della capogruppo dem Valeria Baglio e della consigliera Claudia Pappatà, chiede al sindaco Roberto Gualtieri di esprimere ferma contrarietà al progetto e di impegnarsi per un rafforzamento dei servizi antiviolenza esistenti.
Lo scorso giugno, anche l'assessora capitolina alle Pari opportunità, Monica Lucarelli, si era pronunciata contro l'iniziativa, accusando la Regione di voler «chiudere le donne in un recinto». La protesta si concentra ora sui municipi, che saranno il «primo baluardo» contro la realizzazione del progetto, vista la loro competenza sulle aree verdi che si intendono coinvolgere.
Infatti, oltre al IV, altri municipi nelle settimane e nei mesi scorsi hanno espresso netta contrarietà all'iniziativa. Ad esempio il V e il IX, e ieri (martedì 21 ottobre) anche il XV. Il VI municipio (a guida FdI) per ora è l'unico ad aver aperto le porte, con l'annunciata realizzazione di un «Bosco rosso» nel parco Tufilli a Torre Angela.
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