
E’ stato aggredito vicino al teatro Brancaccio il giornalista Alessandro Sahebi mentre era con suo figlio di sei mesi e con la sua compagna, la scrittrice Francesca Bubba. Accerchiato da tre persone che gli intimavano di togliere la felpa con la scritta «Azione antifascista», e’ stato spintonato e preso a schiaffi. Un episodio, l’ennesimo all’Esquilino, che ha portato scrittori, giornalisti e associazioni ad organizzare un presidio per accendere un faro sul quartiere, per chiedere lo sgombero di Casapound e la rimozione di tutti i manifesti neofascisti.
La violenza di matrice fascista è avvenuta a fine ottobre scorso mentre Sahebi stava scattando delle foto con la sua famiglia in prossimità del teatro:
«Un individuo mi ha chiesto di togliere la felpa, mi accorgo che non è solo ma è accompagnato da altri due uomini che mi hanno accerchiato. Poi partono degli spintoni e mi danno un ceffone molto forte», infatti «mi si è staccato l’orecchino ed ho perso un po’ di sangue», ha testimoniato il giornalista.
Sahebi cerca di indietreggiare:
«Volevo allontanarli dalla mia famiglia, la mia compagna piangeva e il bambino cominciava ad agitarsi. Continuano a venirmi incontro e a minacciarmi, poi uno di loro decide di staccarsi dal gruppo e di andare verso Francesca, a pochi centimetri dalla sua faccia e le dice: “O gli fai togliere la felpa o sono ca..i tuoi”. Indietreggiando raggiungo un gruppo di persone che possono essere pericolose per gli aggressori perché sono dei testimoni e a quel punto i tre uomini desistono dal finire il pestaggio».

Alessandro Sahebi, giornalista e scrittore
Per esprimere solidarietà a Sahebi e alla sua famiglia e per denunciare «un clima sempre più pesante» all’Esquilino, alcuni giornalisti hanno indetto, mercoledì 6 novembre, un presidio «Contro la violenza neofascista». Tra loro ci sono l’inviato di «Domani» Nello Trocchia e la giornalista Sara Giudice:
«Ci unisce lo spirito antifascista, la voglia di mettere i nostri corpi e la nostra faccia al centro della protesta in seguito a queste aggressioni incredibili avvenute nelle ultime settimane», ha detto Giudice. «Siamo qui per dire che l’Esquilino è antifascista e non dobbiamo avere paura di affermarlo nemmeno in questa frase storica dove sembra che questi gruppi trovino la forza di uscire e far sentire di più la loro voce».
All'appuntamento, oltre all’ Anpi, all’Arci, alla Cgil, hanno partecipato le associazioni studentesche Minerva e l’Associata. Tra i partiti politici Sinistra italiana, i Verdi, Rifondazione comunista, Possibile e Azione. Per +Europa è intervenuto Riccardo Magi mentre per il Pd hanno preso la parola i deputati Andrea Casu e Rachele Scarpa.
«Esprimiamo solidarietà ad Alessandro Sahebi e a Francesca Bubba ma anche agli studenti del liceo Righi e a tutte le persone che hanno subito delle aggressioni di stampo squadrista e neofascista», ha precisato Scarpa. «Noi non possiamo piu tollerare questa sicurezza a due pesi e due misure per cui è concepibile che degli studenti in occupazione possano essere assaltati a suon di spranghe nel completo silenzio del Governo che, invece, non è mai pronto a condannare e a recidere i canali con le frange più estremiste delle organizzazioni neofasciste», ha aggiunto la deputata.
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