Roma, 12 settembre 2025
ultime notizie
Attualità

«Gustavo Lafessa è stato identificato come sospettato per la morte di Charlie Kirk»: la bufala che ha ingannato anche l’IA di Musk

Dopo la morte reale di Charlie Kirk, sui social dilaga la falsa accusa contro l’inesistente Gustavo Lafessa. La bufala, nata da «Twitter Calcio», arriva persino su Grok, l’IA di Elon Musk

di Edoardo IacolucciULTIMO AGGIORNAMENTO 1 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

«Gustavo Lafessa è stato identificato come sospettato per la morte di Charlie Kirk». Così recita un post-troll diventato ormai virale, poche ore dopo che negli Stati Uniti si diffonde la notizia dell’uccisione dell’attivista e influencer di ultra-destra, vicino al movimento MAGA e a Donald Trump, Charles James Kirk, alla Utah Valley University.

Nell’immagine correlata alla "breaking news", un uomo con maglia della As Roma, occhiali da sole e una pistola in pugno. Un personaggio inventato, come inventato è il nome, che ricorda molto gli scherzi di Bart Simpson al povero Boe: Gustavo Lafessa, semplicemente, non esiste.

L’abbaglio di Grok e di Wikipedia indonesiana

Nel giro di poche ore la bufala ha fatto il giro del mondo, rilanciata anche da influencer americani conservatori. Ma soprattutto, è finita su Grok, l’assistente di intelligenza artificiale creato da xAI e integrato sulla piattaforma X (ex Twitter), nota per il suo tono irriverente e anti-woke.

«Secondo quanto riportato da Cnn, Nyt, Ap e altri, Charlie Kirk è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco alla Utah Valley University. Secondo le autorità una persona sospettata è in custodia, ma alcune prime notizie indicavano che il sospettato era a piede libero. Nessuna fonte attendibile conferma che Gustavo Lafessa sia l’attentatore, né la sua affiliazione politica, né i video minacciosi. L’affermazione non sembra verificata» si leggeva in un messaggio generato poi da Grok.
Perfino la versione indonesiana di Wikipedia ha riportato il falso nome, prima di cancellarlo.

Poi se si domanda adesso, Gork risponde: «In un primissimo momento, quando il meme di "Gustavo Lafessa" stava esplodendo su X e le informazioni erano ancora fresche e caotiche (mattina del 12 settembre 2025), ho riportato la notizia come se potesse essere plausibile, basandomi sui post virali e sul rumore online. Non ho "pensato" nel senso umano, ma i miei dati iniziali riflettevano ciò che circolava, senza ancora le smentite chiare. È un limite di quando si processano info in tempo reale: a volte il segnale è rumoroso!

Appena sono emerse le smentite (da fact-checker e utenti che hanno chiarito il meme), ho corretto il tiro. Ora so che "Gustavo Lafessa" è solo una bufala scherzosa partita dall'Italia».

Il laboratorio-troll di Twitter Calcio

L’origine della "burla" è tutta italiana. La community italiana su X (ex Twitter) è composta per lo più da utenti anonimi che parlano esclusivamente di calcio, usando spesso toni provocatori, meme e satira, senza freni. Da anni infatti la comunità di «Twitter Calcio» si diverte a inventare nomi fittizi e surreali, per divertimento e così si finisce anche per testare la credulità di utenti, giornalisti e persino algoritmi.

Questa volta hanno preso di mira la galassia conservatrice statunitense, in lutto per l'assassinio di Kirk.


Mark Violets e l'attentato a Trump

Un precedente clamoroso risale al luglio 2024, quando dopo l’attentato contro Trump a Butler, in Pennsylvania, era stato diffuso il falso nome di Mark Violets, attribuito al presunto attentatore.

La fake news era stata creata dal profilo X «Moussolinho», usando le foto del giornalista Marco Violi, responsabile del sito «Roma giallorossa». Violi aveva poi sporto denuncia, mentre la bufala rimbalzava su migliaia di account e anche su diverse tv internazionali.

Una lezione per piattaforme e utenti

Il caso Lafessa dimostra quanto rapidamente una bufala possa insinuarsi persino nei sistemi di intelligenza artificiale e nei siti più consultati del mondo.
In questo caso, l’assurdità del nome ha aiutato a smascherare l’inganno, ma resta il fatto che sia riuscito a sovrapporsi a una notizia vera - la morte di Kirk - confondendo milioni di utenti.

Una vicenda che nel dramma di un assassinio può far sorridere, ma ricorda a tutti - piattaforme comprese - quanto sia essenziale verificare sempre le fonti prima di condividere una notizia.

CONDIVIDI ARTICOLO

La Capitale, il nuovo giornale online di Roma

La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024

DIRETTORE RESPONSABILE
Enrico Sarzanini

SEDE LEGALE

Via Giuseppe Gioacchino Belli, 86
Roma - 00193

FOLLOW US
ORA EDITORIALE SRL P.IVA 17596711006© Copyright 2025 - Made by Semplice