Roma, 6 dicembre 2025
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Gabriele Mainetti incontra gli studenti per «La città proibita»: il cinema come specchio del Novecento e del presente

Nuovo appuntamento dei Progetti Scuola Abc: al Cinema Adriano di Roma Gabriele Mainetti dialoga con gli studenti dopo la proiezione de «La città proibita», tra riflessioni sul cinema, sulla scrittura e sulla costruzione delle scene d’azione

di Edoardo IacolucciULTIMO AGGIORNAMENTO 20 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Nuovo appuntamento per Cinema, Storia&SociEtà – Dentro l’immagine, la linea tematica dei Progetti Scuola Abc dedicata al cinema e all’audiovisivo. L’iniziativa, pensata per le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di II grado, istituti professionali ed Enti Iefp, nasce per ripercorrere il Novecento attraverso storie e protagonisti del grande cinema italiano e internazionale, offrendo allo stesso tempo uno sguardo sul mondo contemporaneo, segnato da conflitti e contraddizioni. Il cinema, sottolineano gli organizzatori, resta uno «specchio deformante e insieme fedele» della realtà, capace di restituire tanto ciò che è visibile quanto ciò che rimane in ombra: idee, memorie, pregiudizi, aspettative.

L’incontro al Cinema Adriano con «La città proibita»

Dopo gli appuntamenti con Riccardo Rossi e Monica Guerritore, ieri mattina il Cinema Adriano di Roma ha accolto centinaia di studenti per la proiezione de «La città proibita», terza regia di Gabriele Mainetti. Sul palco, insieme al co-sceneggiatore Davide Serino e moderato dalla giornalista Laura Delli Colli, il regista ha ripercorso il proprio percorso artistico: dai 12 cortometraggi realizzati prima del successo di «Lo chiamavano Jeeg Robot», fino a «Freaks Out» e al suo nuovo film.

Mainetti ha ricordato come tra i cineasti che lo hanno maggiormente influenzato ci sia Steven Spielberg, aggiungendo che «per fare questo lavoro, oltre che tanto tanto studio, bisogna conoscere i reparti che lavorano per girare un film».

L’estetica, la scrittura e le scene d’azione

Il regista ha spiegato come il suo stile nasca dall’ispirazione dei cartoni giapponesi visti nell’adolescenza, dall’esperienza da attore e dalla conoscenza della musica, che lo ha portato a comporre le colonne sonore di alcuni suoi lavori. Serino ha raccontato la complessità della scrittura delle scene d’azione, alcune definite in sceneggiatura e altre sviluppate sul set con il «fight coordinator». Mainetti ha sottolineato: «Volevo che le scene di combattimento fossero girate da veri attori marzialisti» e da questa esigenza è nata la scelta dell’attrice protagonista, Yaxi Liu, già impegnata in produzioni come l’action di Mulan. Il regista ha poi salutato gli studenti ringraziandoli per l’interesse e le numerose domande.

Un progetto condiviso tra istituzioni e cultura

Cinema, Storia&SociEtà – Dentro l’immagine è promosso dall’Assessorato Lavoro, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito e Urbanistica della Regione Lazio nell’ambito del Pr Fse+ Lazio 2021-2027, con l’Assessorato alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale attraverso Zètema Progetto Cultura, in partenariato con Giornate degli Autori, Roma Lazio Film Commission, Cinecittà e la Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura.

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