Nuova polemica a Fiumicino sulla gestione dei tanti gatti presenti in aeroporto. Dopo mesi di discussioni sul piano della loro gestione, considerati anche i disagi che nel corso del tempo sono sopraggiunti in più occasioni per gli operatori, l’opposizione di centrosinistra contesta duramente il bando comunale per il loro ricovero e la custodia.
La determina approvata dall’amministrazione stabilisce un compenso di 4,5 euro al giorno per animale, una cifra che i consiglieri definiscono «fuori mercato e insostenibile».
«Un importo irrealistico e inaccettabile, nettamente inferiore alla media dei Comuni limitrofi, che mette a serio rischio la qualità del servizio e il benessere degli animali ospitati», denunciano Ezio Di Genesio Pagliuca (Pd), Angelo Petrillo (Lista Civica Ezio) e Barbara Bonanni (Sinistra Italiana e Reti Civiche).
I consiglieri chiedono la convocazione urgente di una Commissione consiliare, ricordando di aver già segnalato il problema all’amministrazione il 1° ottobre senza ottenere risposte.
«Con tariffe così basse il bando rischia di andare deserto – spiegano – oppure di attirare soggetti inadeguati, con conseguenze sulla salute e sulla sicurezza degli animali. L’alternativa, altrettanto grave, sarebbe il trasferimento fuori regione, in strutture lontane e non sempre idonee».
La questione si inserisce in un quadro più ampio di criticità nella gestione del benessere animale nel Comune di Fiumicino. Lo scorso febbraio, il sindaco Mario Baccini aveva annunciato un piano per la messa in sicurezza dei gatti presenti nei pressi dell’aeroporto, dopo mesi di segnalazioni e tavoli tecnici con Città Metropolitana, ASL RM3 e Aeroporti di Roma (ADR).
Il progetto prevedeva la creazione di una colonia felina protetta in un’area comunale, con la collaborazione delle associazioni animaliste per la cattura, la sterilizzazione e la gestione quotidiana dei gatti. ADR aveva garantito risorse economiche e supporto logistico per la realizzazione della struttura, mentre la ASL avrebbe fornito assistenza sanitaria.
«Dobbiamo agire tempestivamente per garantire la sicurezza e il benessere degli animali», aveva dichiarato allora il sindaco Baccini, parlando di un «piano concreto e condiviso» da completare entro l’anno.
A luglio, però, ENPA, LAV, AVCPP e Lega per la Difesa del Cane di Ostia avevano denunciato ritardi e silenzi da parte del Comune, parlando di una «situazione inaccettabile» e di gatti ancora bloccati nei box o sulle piste dell’aeroporto.
Le associazioni segnalavano che oltre 100 gatti vivevano ancora nell’area “airside” dello scalo, e che 35 animali già catturati erano in stallo da mesi in gabbie o strutture temporanee. «Tenerli reclusi per mesi è etologicamente scorretto e inaccettabile», scrivevano, accusando l’amministrazione di non aver ancora reso disponibile un’area idonea.
La vicenda del nuovo bando per il ricovero e la custodia di animali riaccende così le tensioni tra maggioranza e opposizione, in un contesto in cui la gestione del benessere animale a Fiumicino resta un tema aperto, tra progetti in ritardo e accuse di scarsa attenzione istituzionale.
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