Cultura, torna alla Basilica di Santa Maria in Aracoeli una preziosa miniatura rubata nel 1987

Dopo quasi quattro decenni di assenza, una pregiatissima miniatura del tardo Quattrocento è tornata oggi nella sua sede originaria: la Basilica di Santa Maria in Aracoeli, sul Campidoglio. L’opera, trafugata nel 1987 dal convento francescano allora noto come «Santa Maria in Capitolio», è stata ufficialmente restituita nel corso di una cerimonia solenne alla presenza di alte autorità civili ed ecclesiastiche

Un capolavoro ritrovato

La miniatura, raffigurante la «Vergine col Bambino» (256 x 256 mm), è attribuita a Fra Antonio da Monza, maestro miniatore attivo tra Milano e Roma sotto il pontificato di Alessandro VI Borgia.

L’artista, influenzato da Bramante, Leonardo da Vinci e dal Pinturicchio, è noto per opere conservate in prestigiose istituzioni come l’Albertina di Vienna e il Kupferstichkabinet di Berlino. Il foglio miniato era parte del graduale R, precisamente il foglio XCIIX (n. 98), custodito nel convento dell’Aracoeli.

Le indagini e il recupero

Il furto, denunciato il 10 dicembre 1987, era parte di una serie di ammanchi di pagine miniate e corali avvenuti tra il 1981 e il 1986. Fondamentale per l’identificazione dell’opera è stato lo studio di padre Bellarmino Bagati, pubblicato su «La Bibliofilia» con il titolo «Nuove osservazioni su Fra Antonio da Monza», che ha fornito una descrizione dettagliata e fotografica della miniatura.

Dall’asta londinese al rimpatrio

Le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura della Repubblica, hanno permesso di rintracciare l’opera nel mercato antiquario internazionale.

Era stata messa in vendita su un sito d’aste londinese, sebbene fosse fisicamente conservata nella sede svizzera della casa d’aste. Grazie alla collaborazione spontanea di quest’ultima, il bene è stato rimpatriato da Zurigo nel giugno scorso.

Un frammento di storia restituito

Il ritorno della miniatura rappresenta non solo il recupero di un’opera dal valore stimato di circa 250.000 euro, ma anche il ricongiungimento con un frammento prezioso della storia artistica e religiosa italiana.