Roma, 3 ottobre 2025
Attualità

La croce pettorale di papa Leone XIV al centro di un malinteso sulla paternità. Rispondono gli orafi romani

Un’intervista a un esperto di reliquie sacre di Misilmeri crea un malinteso sulla paternità della croce pettorale indossata dal nuovo pontefice al momento della sua proclamazione. I suoi forgiatori, due fratelli orafi di Roma, raccontano la loro versione e la storia della croce

di Giacomo ZitoULTIMO AGGIORNAMENTO 1 mesi fa - TEMPO DI LETTURA 3'

All'indomani dell'elezione di papa Leone XIV, un particolare ha catturato l’attenzione mediatica di un piccolo centro vicino Palermo: la croce pettorale che il pontefice ha scelto di indossare.

Un manufatto che non è passato inosservato a molti esperti per la scelta voluta dal pontefice, ma nemmeno ai suoi forgiatori, due fratelli orafi di Roma, e all’esperto di reliquie che ha operato il confezionamento.

Dopo un’intervista di quest’ultimo nasce però un malinteso: il comune di provenienza dell’esperto - così come la stampa locale - gliene attribuisce la creazione, nonostante lo stesso abbia anche sottolineato il suo ruolo nella creazione dell’artefatto, ovvero il confezionamento delle reliquie presenti all’interno.

Un dono dell'Ordine Agostiniano

La croce pettorale di papa Leone XIV è stata donata all’attuale pontefice nel 2023 dall'Ordine di Sant'Agostino, in occasione della sua creazione a cardinale. Il dono, consegnato da padre Josef Sciberras, postulatore generale dell'Ordine, contiene reliquie di figure chiave della spiritualità agostiniana: Sant'Agostino, sua madre Santa Monica, San Tommaso da Villanova, il beato Anselmo Polanco e il venerabile Giuseppe Bartolomeo Menochio. Queste reliquie rappresentano ideali di fedeltà, riforma, servizio e martirio.

Dopo l'elezione, papa Leone XIV ha scelto di continuare a indossare questa croce pettorale, preferendola a quelle tradizionali pontificie. Un gesto che è stato interpretato come la sua volontà di mantenere un legame profondo con la sua formazione spirituale e con l'Ordine Agostiniano, evidenziando un pontificato orientato alla comunione e alla continuità con la tradizione.

Il malinteso sull'attribuzione

Un servizio trasmesso da TV2000 ha presentato un'intervista con Antonino Cottone, esperto di reliquie sacre, che ha operato il confezionamento. Tuttavia, l'intervista non ha chiarito che il suo ruolo si limitava all'inserimento, portando molti a credere erroneamente che fosse l'autore dell'intera croce.

Tra questi, ci sono stati anche diversi giornalisti della stampa locale e la stessa amministrazione del Comune di Misilmeri, in provincia di Palermo, da cui proviene Cottone. In un post su Facebook, il sindaco si congratula con il suo concittadino per il grande onore che ha portato alla località, attribuendone erroneamente la creazione.

Solo successivamente, sotto a un post che riportava la notizia in un giornale locale, lo stesso esperto ha quindi commentato sottolineando il suo ruolo nella vicenda, ovvero appunto quello di curare il confezionamento interno della croce.

La vera origine: il laboratorio dei fratelli Savi

L'origine della croce pettorale non è infatti troppo lontana da San Pietro. L'artefatto è stato realizzato dai fratelli Claudio e Piero Savi, artigiani orafi di Roma con oltre trent'anni di esperienza nella produzione di argenteria e gioielleria sacra. Il loro laboratorio, in piedi dal 1937, ha creato la croce su commissione dell'Ordine Agostiniano, che successivamente ha affidato l'inserimento delle reliquie all'esperto.

«Abbiamo realizzato la croce con grande devozione e cura, seguendo le specifiche richieste dell'Ordine Agostiniano - ha commentato in un’intervista Piero Savi -. È stato un onore contribuire a un oggetto di così profondo significato spirituale», ha aggiunto, dopo aver sottolineato l’emozione provata dal vedere il nuovo pontefice indossare l’artefatto di loro creazione.

Come raccontato dall’orefice, si tratta di una croce reliquiario abbaziale in argento dorato, chiamata dagli stessi “cassinese” perché il modello deriva da alcune croci abbaziali famose nella zona di Montecassino.

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