A seguito dello spostamento del corteo di manifestanti che da tutta Italia si sono uniti per dare solidarietà al popolo palestinese e alla Flottilla, la viabilità consuetudinaria è stata ristabilita almeno per la fermata della metro B di Piramide. Rimangono ancora chiuse però le fermate sulla linea B di Colosseo e Circo Massimo, dove il passaggio dei manifestanti è ancora in via di dispersione.
Discorso ancor più valido per le fermate metro A di Manzoni e soprattutto di San Giovanni, dove il corteo si è radunato come spesso accade nei grandi eventi di assembramento capitolini.
È già partito il “toto-presenze” in piazza con numeri che oscillano tra i 300mila per le forze dell’ordine e il milione per gli organizzatori della manifestazione. Considerate anche le delegazioni da Napoli - dove sono partiti almeno 30 pullman - più auto e treni da Milano, Bologna e Firenze.
L’appello a una grande mobilitazione è stato rilanciato ieri a Roma, dove Al Maya Issa, presidente degli studenti palestinesi, ha invitato a “essere un milione in piazza per la Palestina”.
La manifestazione si è mosso da piazzale Ostiense e ha attraversato viale della Piramide Cestia, piazza Albania, viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, via Celio Vibenna, piazza del Colosseo, via Labicana e via Merulana, fino a raggiungere piazza San Giovanni.
Fin da mezzanotte scorsa sono scattati divieti di sosta e rimozioni in tutte le aree interessate dal passaggio dei manifestanti, compresi piazzale Ostiense, viale della Piramide Cestia, via del Campo Boario e l’intera zona di San Giovanni.
Le deviazioni del TPL hanno colpito circa 30 linee bus, tra cui C3, 3, 16, 23, 30, 51, 75, 77, 81, 83, 85, 87, 96, 117, 118, 160, 280, 360, 590, 628, 714, 715, 716, 719, 769, 775, 780, 792, MC e MC3.
Anche le postazioni taxi di piazza San Giovanni e piazzale Ostiense sono state posate per motivi di sicurezza
Il dispositivo resterà attivo per tutta la durata della manifestazione e fino al completo deflusso dei partecipanti. Il prefetto Giannini ha dichiarato l’obiettivo di
garantire il diritto di manifestare in piena sicurezza, tutelando al tempo stesso la città e i cittadini.
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