A Centocelle l'opera in memoria del genocidio palestinese, la prima a Roma

Una scultura in ricordo del genocidio palestinese verrà esposta in piazza delle Camelie, nel quartiere Centocelle. L’opera d’arte sarà la prima nella Capitale dedicata alla memoria di uno degli eventi più drammatici degli ultimi decenni.

Una donna e un bambino

Composta da due figure - quelle di una donna e di un bambino - la scultura in ferro, acciaio e bronzo, è stata donata al V municipio dagli artisti Alessandro Buccolieri e Costantino Pucci del gruppo «Arte: come sopravvivenza», già autori di «Tutti Potenziali Bersagli» che si trova in Piazza di Porta San Paolo dal 1995. Proprio da quest’ultima trae ispirazione la nuova opera con una replica della figura dell’adulto e con l’aggiunta di una sagoma infantile. Entrambe avranno un fondo distante in ferro con sagoma in acciaio dove potersi rispecchiare come avviene a Porta San Paolo.

«Riconoscimento dello stato di Palestina»

La decisione è stata assunta dal consiglio del V municipio che ha approvato un documento, votato da tutta la maggioranza, a prima firma del consigliere di Avs Maurizio Mattana «nell'auspicio- si legge - che presto nella martoriata Palestina possano finalmente tacere le armi con la creazione e il riconoscimento dello stato di Palestina».

La data dell'inaugurazione

L’opera sarà inaugurata il prossimo 25 aprile, una data simbolica per l’Italia nella quale si ricorda il giorno della liberazione dall’occupazione nazifascista.
Anche la scelta del luogo non è casuale: piazza delle Camelie viene considerata un simbolo della resistenza dove è già stato posizionato il monumento che ricorda i nomi dei caduti per la lotta di liberazione con un monumento inaugurato il 4 giugno 2008.

Il quartiere Centocelle, inoltre, ha ricevuto la Medaglia d’oro al Merito civile il 4 giugno 2018, in occasione del 74esimo anniversario della Liberazione di Roma. Il riconoscimento è stato conferito per l'impegno e il sacrificio della sua comunità durante la lotta di Resistenza contro l'occupazione nazifascista.