RomaOstia half marathon, presentata la 50ma edizione al Campidoglio
- Redazione La Capitale
- 10 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Presenti all'evento anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale. Appuntamento il 2 marzo

Nella sala della protomoteca del Campidoglio stamane è stata presentata la 50ma edizione della RomaOstia half marathon, che si correrà il prossimo 2 marzo; presenti all'evento anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale.
La storia della RomaOstia
Un evento che compie mezzo secolo, e che partì il 31 marzo del 1974 grazie all'idea di Luciano Duchi, che ancora oggi ne è presidente. «Dal 1974 - dice il sindaco Gualtieri - la RomaOstia costituisce un appuntamento sempre più amato. Siamo giunti a numeri da record: per l'edizione 2025, le iscrizioni ad oggi sono oltre 11mila».
Un evento, secondo il primo cittadino, che «conferma il rapporto profondo che ci collega con il mare, perché Ostia è il mare di Roma». Una gara da «21 km, da correre con spirito di agonismo ma anche di gioia, di amore per la città, per lo sport, un momento per stare insieme. Percepiamo voglia di partecipare, e sarà particolarmente bello nell'anno del Giubileo».
I numeri sugli iscritti
«Lo sport è un veicolo unico - afferma l'assessore Onorato - oggi le gare podistiche sono uno degli strumenti più forti per avvicinare i turisti e far conoscere il territorio. Il fatto che questa mezza maratona sia un appuntamento per tutto il mondo, con podisti che arrivano anche dall'estero significa anche ricadute importanti per il territorio. L'edizione 2025 registra quest'anno un +15% in più rispetto a 2024, e il 42% degli iscritti vengono dall'estero: non so in quanti ci credevano qualche anno fa, è un dato incredibile. Così come il numero delle donne, che sono sempre di più e al momento sono il 34% degli iscritti. C'è un' onda molto positiva su Roma - conclude Onorato - e per noi è un grande orgoglio».