top of page
Progetto senza titolo-33.png

Referendum, il Pd Roma lancia l’evento «5 Sì per il lavoro e i diritti» con Gualtieri in Campidoglio

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Lunedì 27 maggio l’incontro pubblico nella Sala della Protomoteca per promuovere la partecipazione al voto dell’8 e 9 giugno

referendum Cgil

Lunedì 27 maggio, dalle 10:30 alle 12:30, il Partito Democratico di Roma e gli altri partiti della coalizione di maggioranza capitolina organizzano un’iniziativa pubblica nella Sala della Protomoteca in Campidoglio per sostenere i cinque quesiti referendari in programma l’8 e il 9 giugno. L’annuncio è stato dato con un post pubblicato su Instagram il 22 maggio, firmato anche da Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Demos, Roma Futura e Lista Civica Gualtieri Sindaco.


All’evento parteciperà anche il sindaco Roberto Gualtieri, insieme a dirigenti e attivisti del Pd, con l’obiettivo di sensibilizzare la cittadinanza all’importanza del voto. Lo stesso post chiude con un invito alla mobilitazione: «Vi aspettiamo!».


I referendum dell’8 e 9 giugno: cosa si vota

I cittadini italiani saranno chiamati alle urne domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15 per esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi, che affrontano temi centrali come diritti dei lavoratori e cittadinanza.


I primi quattro quesiti, promossi dalla CGIL, puntano a modificare alcune norme del mercato del lavoro introdotte con il Jobs Act. In particolare, si propone di:


  • Abrogare il contratto a tutele crescenti, ripristinando il reintegro in caso di licenziamento illegittimo;

  • Eliminare il tetto massimo di indennità per i licenziamenti nelle piccole imprese;

  • Ridurre la precarietà nei contratti a termine, cancellando le proroghe senza causali oltre i 12 mesi;

  • Ripristinare la responsabilità solidale del committente per infortuni sul lavoro nelle imprese subappaltatrici.


Il quinto quesito riguarda invece la cittadinanza italiana e propone di abbassare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale necessario per gli stranieri extracomunitari maggiorenni, favorendo così percorsi più rapidi di integrazione.


Un referendum vincolato al quorum

Trattandosi di referendum abrogativi, per essere valido ciascun quesito deve raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto. In caso di vittoria del Sì, la norma oggetto del quesito sarà abrogata. In caso contrario o di mancato quorum, la legge rimarrà in vigore.


Il Pd, insieme a sindacati e altre forze politiche e associative, sta promuovendo una campagna informativa per contrastare il rischio astensione e incoraggiare la partecipazione popolare, considerata essenziale per incidere concretamente sul quadro normativo esistente.

bottom of page