Prati, dopo quella del Celio spunta un'altra antenna totem a via Monte Santo
- Anita Armenise
- 30 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 31 mar
Il precedente legato all'antenna al Celio aveva destato scalpore poiché avvenuta in un’area Unesco, che teoricamente dovrebbe godere di una maggiore protezione. Ma, nonostante i vincoli paesaggistici e culturali, l’antenna era stata comunque eretta

Dopo il dibattito acceso intorno dall’installazione di un’antenna totem al Celio, un altro impianto simile ha fatto la sua comparsa in via Monte Santo, in Prati, sempre nel I municipio. La comparsa ha generato proteste da parte dei cittadini, preoccupati sia per l’impatto sulla salute, legato al tema dell’elettrosmog, sia per il forte impatto paesaggistico che queste strutture hanno sulla skyline del quartiere Della Vittoria. A denunciare l'apparizione Renato Sartini, consigliere municipio I della Lista Civica Gualtieri Sindaco.
Via Monte Santo, i cittadini contro l'antenna
«A questo tema (quello dell'elettrosmog, ndr) certamente confutabile da tecnici che certamente potrebbero giustificarne la presenza con dati emissivi alla mano che rispettano valori di legge, ce n’è un altro che, a mio avviso, non può essere ignorato: il forte impatto paesaggistico sulla skyline della città più bella del mondo», scrive Sartini.
Il precedente legato all'antenna al Celio aveva destato scalpore poiché avvenuta in un’area Unesco, che teoricamente dovrebbe godere di una maggiore protezione. Ma, nonostante i vincoli paesaggistici e culturali, l’antenna era stata comunque eretta. Non è ancora chiaro per responsabilità di chi, se del comune o della Soprintendenza speciale di Roma. Sono in corso verifiche architettoniche e paesaggistiche al termine delle quali verrà emesso un parere.
Ora il caso si ripete in via Monte Santo e, per i residenti, il problema non è solo normativo ma anche estetico. «Da due giorni ricevo da moltissimi cittadini lamentele per il sorgere di un oggetto che diventa una presenza che spaventa nell’ambito del tema elettrosmog, quindi della salute», scrive il consigliere, secondo il quale il panorama della Riserva Naturale Regionale di Monte Mario, uno dei punti più alti e suggestivi di Roma, rischia di essere compromesso dalla presenza di queste strutture che si ergono come ciminiere nel cielo della città eterna.