Prenestina, scontri stradali: a piedi e in monopattino, due vittime in 24 ore
- Titty Santoriello Indiano
- 21 ore fa
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Si cerca l'uomo che è scappato dopo aver investito due turisti spagnoli in monopattino. La notte scorsa un'altra persona è stata uccisa da una moto mentre era a piedi

Una persona a piedi e un’altra in monopattino sono rimaste uccise in seguito a due scontri stradali che si sono verificati in questo week end a Roma.
Investito un uomo a piedi
Poco prima dell’una, tra sabato e domenica 18 maggio, un pedone è morto in via Prenestina, poco distante dall’incrocio con largo Preneste in direzione Palmiro Togliatti. L’impatto con una moto Kawasaki non gli ha lasciato scampo. Sono in corso le indagini per risalire alle cause dell’incidente e all’identità della vittima che non aveva documenti con sè quando è stata ritrovata sull’asfalto dagli agenti della polizia locale del V gruppo Casilino. Alla guida del veicolo un giovane di 20 anni che è stato trasportato all’ospedale San Giovanni per le cure mediche ed è stato sottoposto agli accertamenti di rito.
Investe due persone in monopattino e scappa
Tra venerdì e sabato un altro scontro stradale - anche questo in via Prenestina nei pressi di piazzale Labicano - ha coinvolto, invece, due persone in monopattino: entrambi spagnoli, il 36enne è morto sul colpo mentre il 26enne è rimasto ferito ed è stato condotto all’ospedale San Giovanni. L’automobilista che ha travolto le due persone è scappato dove aver urtato un’altra auto i cui passeggeri sono rimasti illesi. Sul posto sono intervenuti gli agenti del gruppo Torri della polizia locale che, in seguito alle indagini, hanno rintracciato l’automobile in zona Prati mentre continuano a cercare il conducente del veicolo.
Il fattore velocità
Se al 15 maggio le vittime della strada a Roma e provincia erano già 43, il bilancio si aggrava di ora in ora e coinvolge in primis gli utenti più vulnerabili, quelli che si trovano a piedi al momento dell'impatto. Roma, insieme a Milano è la città più pericolosa per i pedoni nonostante siano in corso progetti per migliorare la sicurezza negli incroci pericolosi (Black-point) e per mitigare la velocità con gli attraversamenti pedonali rialzati. L’errore umano è la principale causa degli incidenti, secondo esperti e associazioni del settore che addebitano al mancato rispetto delle regole il fattore scatenante della maggior parte dei sinistri. Luca Valdiserri, impegnato in attività di sensibilizzazione dopo la morte del figlio Francesco - investito in via Cristoforo Colombo mentre si trovava sul marciapiede - in un’intervista a La Capitale ha delineato quattro cause principali: «L’ eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza, la distrazione e il mancato uso di cinture di sicurezza. In Italia possiamo aggiungere anche la manutenzione delle strade non all’altezza. Se si mettono insieme questi elementi - ha spiegato Valdiserri - si comprendono i motivi da cui si scaturiscono gli incidenti», senza dimenticare la«maleducazione dilagante» sulle strade.