«Ostia non è una pedina sacrificabile»: il 2 aprile la fiaccolata del Comitato Giustizia X Ostia
- Giacomo Zito
- 31 mar
- Tempo di lettura: 2 min
A pochi giorni dalla manifestazione, gli organizzatori sottolineano come Ostia continui a essere sotto attacco, tra incertezze economiche, incendi dolosi e una narrazione mediatica che tende a rafforzare stereotipi negativi

«Ostia non è una pedina sacrificabile, siamo una comunità con il diritto alla dignità e al rispetto». Con queste parole il Comitato Giustizia X Ostia chiama a raccolta i cittadini per la fiaccolata in programma il 2 aprile alle 19:30 in Piazza Anco Marzio.
Un’iniziativa che nasce dall’indignazione per le recenti dichiarazioni dell’ex prefetto Franco Gabrielli, che ha definito il commissariamento del municipio X una «mezza supercazzola» utilizzata per evitare di sciogliere il Comune di Roma per mafia a seguito delle rivelazioni del caso noto come Mafia Capitale.
La rivelazione, che ha dato ufficialità a un sospetto già diffuso, ha riacceso la rabbia di chi da anni denuncia gli effetti devastanti di quella decisione. Il Comitato, nato spontaneamente tra cittadini e associazioni del territorio, chiede ora risposte e giustizia per una comunità che da dieci anni subisce le conseguenze di una scelta che, secondo i promotori della manifestazione, è stata «ingiusta e discriminatoria».
Un territorio penalizzato dalla narrazione criminalizzante
L’impatto del commissariamento di Ostia è stato pesante: la comunità del litorale romano è stata stigmatizzata, con ripercussioni sull’economia, sul turismo e sugli investimenti. Il Comitato denuncia «un’etichetta negativa che ha allontanato investimenti e visitatori» e che avrebbe lasciato il municipio X in una condizione di isolamento e difficoltà.
A pochi giorni dalla manifestazione, gli organizzatori sottolineano come Ostia continui a essere sotto attacco, tra incertezze economiche, incendi dolosi e una narrazione mediatica che tende a rafforzare stereotipi negativi. «Il nostro territorio non può essere raccontato solo come un problema, noi siamo una risorsa», si legge nel comunicato.
Le richieste della fiaccolata e l'identità del Comitato
Il Comitato Giustizia X Ostia si definisce indipendente e apartitico e invita tutti i cittadini a scendere in piazza per «liberare Ostia dalle scelte imposte da chi non la conosce, non la vive e non la rispetta».
Si tratta di un Comitato molto giovane anche se le rivendicazioni che porta avanti hanno invece una lunga memoria. Già nel 2017, infatti, il precedente «Basta Commissariamento», nato in prossimità dei fatti, già aveva organizzato una prima «fiaccolata dei 500» nel 2017.
Da allora però non c'è stata una risposta in grado di soddisfare le richieste dei cittadini al punto che, a seguito delle parole dell'ex prefetto, l'organizzazione è tornata a far parlare di sé con questa ennesima iniziativa.
Nel comunicato in vista della fiaccolata il Comitato si pone quindi anche la necessità di trovare un proprio posizionamento, dichiarandosi lontano non solo dai partiti, ma anche da altri raggruppamenti. «Non parliamo di autonomia di Ostia» è, nel particolare, quanto viene specificato dagli organizzatori, sottolineando quindi anche la distanza dal Comitato promotore di Ostia Comune, il progetto che punta all'indipendenza della città dal Comune di Roma.
Sui canali social, gli indipendentisti avevano in precedenza fatto sapere che non parteciperanno come gruppo alla fiaccolata, per non sovrapporre le due istanze. Chi tra loro parteciperà, infatti, lo farà da privato cittadino.
Le richieste principali della manifestazione passano dal riconoscimento dell’errore politico compiuto con il commissariamento - con altrettante «scuse ufficiali» - e un risarcimento per le attività economiche danneggiate dalla narrazione criminalizzante.