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La periferia est di Roma si fa museo a cielo aperto per la Liberazione

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Nasce il MOMEC: il nuovo Museo Open Air della Memoria dell’Ecomuseo Casilino racconta la Resistenza con arte urbana, seminari e cammini nei quartieri

Porta Maggiore e il Sepolcro di Marco Virgilio Eurisace
Porta Maggiore e il Sepolcro di Marco Virgilio Eurisace (Turismo Roma)

Roma celebra l’80° anniversario della Liberazione trasformando la periferia est in un museo a cielo aperto. È il progetto MOMEC – Museo Open Air della Memoria dell’Ecomuseo Casilino – promosso dall’Ecomuseo Casilino, realtà attiva nel V Municipio, che dal 6 giugno darà vita a un itinerario diffuso attraverso i quartieri del Pigneto, Tor Pignattara, Centocelle, Quadraro e Villa Gordiani.


Il cuore dell’iniziativa sarà l’installazione di due nuovi Vectors of Memory lungo via Casilina: elementi simbolici ideati dall’architetto Daniel Libeskind per la Liberation Route Europe, il percorso culturale europeo dedicato alla Resistenza e alla lotta contro il nazifascismo. A 81 anni dalla Liberazione di Roma, la Casilina diventa ufficialmente liberation route, riconoscendo così il ruolo fondamentale giocato da questa parte della città nel conflitto e nella rinascita democratica del Paese.


Dalle pietre d’inciampo ai Vectors of Memory: un paesaggio urbano della memoria

Con i due nuovi Vectors of Memory, il quartiere si arricchisce di nuovi segni nel suo già fitto paesaggio della memoria, dove da anni sono presenti 27 pietre d’inciampo installate con Arte in Memoria. Il progetto MOMEC è infatti pensato come un museo urbano che unisce le opere di due artisti centrali nella cultura della memoria europea: il tedesco Gunter Demnig, creatore delle pietre d’inciampo, e Libeskind, già autore del masterplan del Ground Zero a New York.


Un dialogo tra linguaggi diversi che collega memoria individuale e collettiva, passato e presente, connettendo simboli artistici, luoghi storici e pratiche sociali.


Seminari, proiezioni e passeggiate: il programma del 6 e 7 giugno

In occasione dell’inaugurazione del MOMEC, il 6 giugno si terrà al Nuovo Cinema Aquila il seminario pubblico Memorie Incise, un confronto tra storici, musei e fondazioni culturali per raccontare e trasmettere alle nuove generazioni il valore della Resistenza e della Costituzione repubblicana. La giornata proseguirà con una rassegna di documentari dedicati al tema della Liberazione.


Il giorno successivo, sabato 7 giugno, l’Ecomuseo Casilino guiderà una walklab patrimoniale nei luoghi del Pigneto che furono location del film Roma città aperta di Roberto Rossellini, per unire memoria storica e narrazione cinematografica in un’esperienza collettiva nel cuore della città.


Un progetto nato dal basso, oggi realtà internazionale riconosciuta

Nato nel 2012 come reazione a un progetto di speculazione edilizia, l’Ecomuseo Casilino è oggi riconosciuto dalla Regione Lazio e accreditato presso il comitato intergovernativo UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Una realtà composta da 37 associazioni attive sul territorio che lavorano ogni giorno per custodire la memoria viva della città: archeologia, ambiente, religiosità popolare, storie orali e relazioni tra comunità.


È il primo laboratorio italiano ad aver istituito, con il Municipio V, un consiglio consultivo permanente sul patrimonio immateriale, un modello tra i pochi in Europa. Il progetto MOMEC si inserisce anche nel programma Giubileo dei Margini – percorsi interculturali sulle orme degli antichi (e nuovi) Romei, vincitore dell’avviso pubblico Artes et Iubilaeum 2025 promosso dal Comune di Roma.

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