Femminicidio di Ilaria Sula, il flash mob del servizio Sociale sul terrazzo del II municipio
- Titty Santoriello Indiano
- 8 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Si sono riunite sul terrazzo dell'ufficio, hanno agitato le chiavi di casa «per fare rumore» e poi hanno srotolato uno striscione rosso con la scritta «ci vogliamo vive»

Si sono riunite sul terrazzo dell'ufficio, hanno agitato le chiavi di casa «per fare rumore» e poi hanno srotolato uno striscione rosso sulla facciata dell'edificio con la scritta «ci vogliamo vive, per Ilaria, per tutte». Il flash mob, organizzato dalle lavoratrici del servizio Sociale del II municipio, si è tenuto nella sede dell'ente a via Tripoli 136, nel quartiere Africano a pochi passi dal luogo del femminicidio di Ilaria Sula.
«Bisogna dire da che parte stiamo»
Quello che è successo «ci esorta a voler mostrare da che parte stiamo e quale municipio vogliamo», hanno scritto le dipendenti nel volantino di lancio dell'iniziativa ricordando che «il Servizio, ormai da tempo, lavora e promuove progetti di sensibilizzazione, di informazione, di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere nel nostro territorio». Il riferimento è anche allo sportello di orientamento ai servizi di antiviolenza e antidiscriminazione di genere, gestito da Lucha e Syesta e Donne in genere aperto il 13 febbraio di quest'anno a San Lorenzo, proprio il quartiere dove viveva Ilaria Sula.
«Ci fermiamo per fare rumore»
Le panchine rosse, le iniziative per il 25 novembre e le case per il reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza sono alcune delle politiche territoriali per il contrasto alla violenza sulle donne.
«Questa volta - hanno spiegato le assistenti sociali e le altre professioniste dell'ufficio - vogliamo fermarci un momento per "fare rumore", sia come gesto di solidarietà alle vittime dirette e collaterali di tutti i femminicidi» che come «dimostrazione della presenza di un municipio pronto a proteggere chiunque abbia bisogno di aiuto» oltre che «impegnato nello sviluppo di una cultura di rispetto e di parità».

Al Flash mob- a cui hanno partecipato anche la presidente del II municipio Francesca Del Bello, l'assessora alla Scuola Paola Rossi e l'assessore alle politiche Sociali Gianluca Bogino - è l'ultimo dei tanti che sono stati organizzati in vari luoghi della città negli ultimi giorni. Dalle manifestazioni delle associazioni ai presidi degli studenti in Sapienza dove Ilaria Sula studiava. Momenti di silenzio e di rumore per condividere un dolore che ha scosso profondamente La Capitale ma anche per chiedere più servizi, educazione sentimentale e un sistema della giustizia efficace sin dai primi istanti in cui una donna denuncia una violenza.