Caso Orlandi, le sconvolgenti rivelazioni di Sophie: «C’è un dossier segreto su Emanuela»
- Edoardo Iacolucci
- 3 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Tabù vaticani, orge con prelati, una giovane contadina francese sostiene di conoscere dettagli inediti e scioccanti sul caso

Alla vigilia del Natale 2020, Sophie L., una giovane contadina francese che sostiene di conoscere dettagli inediti e scioccanti sul caso e considerata dotata di capacità mistiche, guadagna la fiducia di alcuni alti prelati francesi, convinti che possa fornire informazioni sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana sparita nel nulla il 22 giugno 1983, e altre ragazze negli anni ’80.
Attraverso presunte “visioni” e fenomeni di bilocazione, Sophie guida i sacerdoti in una ricerca che li porta persino in Italia, a Roma e Torvaianica, convinti che il corpo di Emanuela Orlandi sia sepolto sotto un grande edificio sul lungomare.
Il giornalista de La Stampa, Gianluigi Nuzzi, inizialmente scettico, incontra Sophie a Milano nell’ottobre 2021. La ragazza, estremamente riservata e turbata, si dice disponibile a rispondere a domande riservate poste da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Dopo l’incontro, inizia un inquietante scambio di email. Sophie sostiene di ricevere informazioni direttamente da Emanuela e persino da Padre Pio, rivelando dettagli drammatici e mai divulgati.
In un elenco agghiacciante, Sophie indica nomi e date di otto ragazze, tra cui Orlandi e Mirella Gregori, che sarebbero state rapite e uccise tra il 1975 e il 1993 in contesti legati a riti satanici, la Massoneria e ambienti ecclesiastici corrotti, con il coinvolgimento diretto di alcuni monsignori.
Il racconto di Sophie oscilla tra il mistico e il drammatico, lasciando sospesi tra l’ipotesi di un clamoroso inganno o di una verità sconvolgente. Lei stessa esprime profondo terrore per le minacce che riceve e la convinzione che il tempo a disposizione per rivelare la verità stia per scadere.
La vicenda
Adesso nuove e inquietanti rivelazioni emergono attorno al mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi.
Come riportato da La Stampa, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022, il giornalista Nuzzi ha ricevuto numerose email da Sophie L. Secondo quanto riferito dalla giovane contadina francese, dietro la sparizione di Emanuela Orlandi si celerebbero scandali senza precedenti: presunte orge tra prelati, molestie nei Giardini Vaticani e l’esistenza di un dossier segreto custodito in una cassaforte all’interno delle mura vaticane.
Emanuela, secondo Sophie «è al centro di un tabù... Se venisse fuori la verità, le conseguenze per la Santa Sede sarebbero senza precedenti».
Il ruolo di Enrico De Pedis e il misterioso incontro
La donna francese racconta che Emanuela Orlandi, il giorno della scomparsa, avrebbe incontrato Enrico De Pedis, esponente della Banda della Magliana (deceduto incensurato), e monsignor Vergari, rettore della Basilica di Sant’Apollinare, poi risultato estraneo ai fatti.
«Durante il tragitto ho incrociato una macchina – scrive Sophie, in prima persona, come se fosse Emanuela – mi sono avvicinata, dentro c’erano monsignor Vergari e un altro uomo. L’altro uomo era Enrico De Pedis, qualcuno che avevo già incontrato alla scuola di musica. Mi offrì un lavoro come venditrice di cosmetici a un evento la settimana successiva».
Proprio questo legame tra la scuola di musica e De Pedis, secondo Sophie, sarebbe la chiave per risolvere il caso.
Le accuse al Vaticano e il dossier segreto
Nelle sue email, Sophie sostiene che Emanuela sarebbe stata vittima di molestie da parte di un cardinale ancora in vita. Racconta inoltre di presunte orge tra alti prelati e rivela l’esistenza di un fascicolo riservato sul caso Orlandi:
«C’è un luogo in Vaticano, protetto in una cassaforte, dove è archiviato un dossier riguardante il caso Orlandi. Questo fascicolo comprende intercettazioni telefoniche sulla linea 158, resoconti di incontri riservati e appunti relativi ai giorni successivi alla scomparsa di Emanuela».
Sophie L. e il timore di essere rapita
La situazione si fa ancora più inquietante quando Sophie confida a Nuzzi le sue paure:
«Da quando sono venuta in visita a Milano, alcuni uomini hanno iniziato a curiosare nei dintorni della mia casa. Temo di essere rapita. Questa è la mia ultima speranza, potete aiutarmi?».
Nonostante il clamore suscitato da queste rivelazioni, la famiglia Orlandi, come riportato da La Stampa, ha precisato che molte delle informazioni fornite erano già note e, in alcuni casi, smentite. Tuttavia, Sophie continua a ribadire che il suo unico scopo è che
«la verità su Emanuela venga finalmente a galla».
Caso Orlandi, un enigma ancora irrisolto
A oltre quarant’anni dalla scomparsa di Emanuela Orlandi, il caso continua a suscitare domande senza risposta. È davvero possibile che un dossier segreto custodisca la verità? E quale fu il reale coinvolgimento di personaggi legati alla Banda della Magliana? Nel silenzio che ancora oggi avvolge questa vicenda, rimane una sola certezza: la ricerca della verità non si è mai fermata.