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Redazione La Capitale

Botticelle, Felicetti (Lav): “Senza conversione licenze la mozione è inutile”

La precisazione di Gialuca Felicetti, presidente della Lav (Lega anti vivisezione)

Botticelle
Botticelle in piazza di Spagna (La Capitale)

«Speriamo sia la volta buona per evitare una caldissima estate di sofferenza per i cavalli delle botticelle, sindaco Gualtieri e assessori Patanè e Alfonsi mettano subito in campo la riconversione delle licenze agli ultimi vetturini rimasti». Lo chiede Gianluca Felicetti - Presidente LAV (Lega anti vivisezione).


«Una semplice mozione infatti - precisa la Lav in una nota -, non basta a dichiarare abolite una volta per tutte le botticelle romane. Una mozione, è un atto di indirizzo, certamente un atto politico importante ma non un atto definitivo. Per introdurre il divieto delle carrozze trainate da cavalli, non solo a Roma ma in tutta Italia, servirebbe la modifica del codice della strada».


Una modifica che la Lega anti vivisezione chiede da tempo al Governo «guidato dallo stesso partito di Rachele Mussolini (FdI), la consigliera comunale prima firmataria della mozione romana di riconversione delle botticelle trainate dai cavalli in elettriche» ricordano gli animalisti.


Tuttavia l'emendamento che proponeva di abrogare l'art. 70 del Codice della Strada è stato bocciato in commissione Trasporti alla Camera con il parere conforme del Governo:

«Chiediamo però coerenza ai consiglieri capitolini di tutti i gruppi che hanno approvato la mozione all’unanimità - puntualizza il presidente Lav Felicetti -, convincano i senatori dei propri partiti, a partire dal relatore De Priamo di FdI, ad approvare gli emendamenti presentati al Codice della Strada al voto proprio da questa settimana, con i quali è possibile vietare per Legge, a livello nazionale, anche a Firenze e Palermo fra le altre città, questa tortura per i cavalli, senza perdite occupazionali— aggiunge Felicetti -, con la riconversione delle licenze di trasporto in taxi e ncc e il salvataggio dei cavalli come non macellabili».


La mozione dunque è stata approvata, però, adesso si attende come l'Amministrazione capitolina renderà concreta la conversione delle licenze da botticella a taxi o altro mezzo elettrico: «Un'impresa non facile sicuramente ma possibile, sempre che i vetturini accettino il passaggio» commentano dalla Lav.


In assenza di una legge nazionale, infatti, i vetturini non possono essere obbligati alla conversione della licenza.


«Speriamo che questa mozione, proposta da Rachele Mussolini che ringraziamo - concludono gli animalisti -, rappresenti un primo passo verso l'eliminazione della triste, anacronistica e barbara tradizione delle botticelle romane».



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