Un avvoltoio Papa è nato al Bioparco di Roma: un evento raro nel giorno della proclamazione di papa Leone XIV
- Redazione La Capitale
- 6 ore fa
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Il pulcino, appartenente a una specie sudamericana minacciata, è nato l’8 maggio, giorno simbolico anche per il nuovo Pontefice. Curato con un pupazzo per evitare l’imprinting sugli umani

Un evento eccezionale si è verificato al Bioparco di Roma: per la prima volta è nato un esemplare di avvoltoio Papa, specie rara originaria del Sud America.
Una coincidenza che ha del curioso: l’uovo si è schiuso proprio l’8 maggio, giorno della proclamazione del nuovo pontefice, papa Leone XIV, che ha vissuto oltre vent’anni in Perù, una delle aree di origine di questo rapace. Il pulcino è ora accudito con grande attenzione dallo staff del Bioparco secondo un protocollo rigoroso.
Una nascita speciale sotto ogni punto di vista
Il piccolo avvoltoio Papa, attualmente ospitato in una nursery non visibile al pubblico, è il primo nato al Bioparco di Roma. L’uovo si è schiuso lo scorso 8 maggio 2025, dopo 54 giorni di incubazione. La data non è passata inosservata, poiché coincide con la proclamazione di Papa Leone XIV, che per molti anni ha vissuto in Perù, uno dei Paesi dove il rapace è maggiormente diffuso.
Il nome dell’avvoltoio Papa (nome scientifico Sarcoramphus papa) deriva dai colori sgargianti e solenni del suo piumaggio, che ricordano quelli delle vesti papali. La specie, diffusa nell’America del Sud e particolarmente simbolica per diverse culture locali, è monogama e la femmina depone generalmente un solo uovo, che viene covato da entrambi i genitori.

Un protocollo rigoroso per preservarne l’identità
La nascita è stata resa possibile grazie all’intervento tempestivo dei keeper del Bioparco, che hanno notato che i genitori avevano abbandonato l’uovo. Come spiegato da Paola Palanza, presidente della Fondazione Bioparco di Roma ed etologa, l’intervento è stato immediato: «A volte, come nel nostro caso, per motivi non identificabili, dopo la deposizione i genitori non si occupano della cova e l’uovo viene abbandonato. Appena i keeper si sono accorti della deposizione, hanno prelevato l’uovo e l’hanno collocato nell’incubatrice. Dopo 54 giorni, durante i quali è avvenuto un accurato monitoraggio, l’uovo si è schiuso».
Per evitare l’imprinting sugli esseri umani – fenomeno che può compromettere lo sviluppo naturale del pulcino e la sua capacità di riconoscersi nella propria specie – i guardiani seguono un rigido protocollo:
«È importante sottolineare – ha aggiunto Palanza – che per impedire l’imprinting sugli umani e mantenere la sua identità di specie, il piccolo deve essere gestito con un protocollo rigido: i guardiani non sono riconoscibili come umani e per alimentarlo utilizzano un pupazzo dalle sembianze di un avvoltoio Papa. Inoltre, il pulcino ha intorno a sé varie foto dei genitori».

Una specie affascinante da proteggere
L’avvoltoio Papa è uno degli avvoltoi più grandi del continente americano, con un’apertura alare che può raggiungere i tre metri.
È noto per il suo ruolo fondamentale nell’ecosistema come spazzino naturale, in grado di ripulire i territori dalle carcasse, contribuendo così al contenimento di malattie.
La sua riproduzione in cattività è un evento raro e prezioso, motivo per cui la nascita al Bioparco rappresenta un successo importante per i programmi di conservazione.
Questo traguardo rafforza la missione educativa e scientifica del Bioparco, da anni impegnato nella tutela della biodiversità.