A Roma calate del 90 per cento le denunce per incidenti stradali. Gualtieri: «Servono autovelox nelle zone 30»
- Camilla Palladino
- 2 giorni fa
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I dati annunciati dal sindaco Roberto Gualtieri intervenendo alla presentazione del progetto nazionale «Mobilità sicura» nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei ministri

Un drastico calo del numero di denunce per incidenti stradali - che comportano un risarcimento a carico del Comune - da 3.385 a 359 è il risultato tangibile del piano di manutenzione straordinaria delle strade messo in campo a Roma negli ultimi tre anni, grazie a risorse eccezionali provenienti dal Giubileo e dal Pnrr. È quanto annunciato oggi, giovedì 5 giugno, il sindaco Roberto Gualtieri intervenendo alla presentazione del progetto nazionale «Mobilità sicura» nella sala polifunzionale della presidenza del Consiglio dei ministri. «Questo è un pezzo - ha sottolineato il primo cittadino - ma anche una volta messe tutte le strade a norma ci sono altri temi: il controllo antidroga e antialcol, ad esempio».
L'obiettivo del piano «Mobilità sicura»
Proprio su questo fronte, la Capitale si è distinta con iniziative all’avanguardia: «Abbiamo ricevuto 450mila euro con i quali abbiamo finanziato un laboratorio mobile per i test antialcol e antidroga, grazie al quale abbiamo coinvolto 5mila ragazzi. Abbiamo finanziato una tesi di laurea, messo in campo psicologi, ingegneri, biologi, per favorire la diffusione di una cultura della sicurezza stradale», ha raccontato Gualtieri. Il primo cittadino ha poi sottolineato l’importanza del progetto «Mobilità sicura», promosso dal dipartimento delle Politiche contro la droga, in collaborazione con Anci e Upi, che punta a dimezzare il numero di vittime e feriti gravi su strada entro il 2030, in linea con il Piano nazionale della sicurezza stradale (Pnss).
Coinvolte 10 città metropolitane e 20 province
Il piano coinvolge 10 città metropolitane - tra cui Roma, Milano, Torino, Napoli, Firenze, Genova, Bologna, Bari, Catania e Palermo - e 20 province italiane con la più alta incidentalità, con l’obiettivo di sensibilizzare soprattutto i più giovani ai rischi derivanti dall’abuso di alcol e droghe alla guida. I dati Istat del 2022 parlano chiaro: il 50 per cento delle violazioni sanzionate riguarda soggetti tra i 18 e i 32 anni, che rappresentano anche il 40 per cento delle vittime e il 51 per cento dei feriti in incidenti notturni. Solo tra i 15 e i 19 anni, l’incremento degli incidenti è stato del 21,2 per cento in un anno.
La formazione e i corsi nelle scuole
Sono previste campagne informative in almeno 40 scuole, corsi per 2mila giovani, coinvolgimento di oltre 15mila persone nelle città partecipanti e uno studio sul campo condotto dall’Università di Perugia in 40 luoghi di aggregazione giovanile. «È un progetto molto importante – ha ribadito Gualtieri – perché consente di rafforzare sia il sistema dei controlli rispetto a chi guida sotto effetto di alcol o di stupefacenti. Contemporaneamente stiamo realizzando formazione in 50 istituti scolastici, con migliaia di ragazzi coinvolti. Collaboriamo con le università: questa è una dimensione importantissima».
Zone 30 e autovelox per ridurre gli incidenti stradali
Il sindaco ha infine lanciato un appello al governo per semplificare la normativa sull’installazione degli autovelox e sull’istituzione delle zone 30, oggi vincolate da limiti burocratici: «A oggi, per legge, i comuni non possono mettere autovelox in strade a 30 all’ora, non mi è chiara la ratio di questo divieto. E comunque è molto complessa la procedura per mettere gli autovelox: è un test di sopravvivenza per le procedure amministrative. Penso che servirebbe rendere più semplici i controlli sulla velocità a livello normativo per garantire una maggiore sicurezza sulla strada. Se il governo ci rende meno complicato sanzionare chi va come su una pista di formula Uno sulle strade cittadine, si può intervenire a migliorare la sicurezza stradale».
Il reintegro dei fondi ministeriali per la manutenzione stradale nel 2025 e 2026
Gualtieri ha chiesto espressamente che venga superato il divieto di utilizzo degli autovelox nelle strade a 30 chilometri orari, sottolineando che «le zone 30 salvano vite» (tanto che l'obiettivo del Campidoglio è istituirne mille entro la fine dell'anno in città) e che «velocità e abuso di sostanze sono le principali cause di incidenti: serve più formazione, ma anche la possibilità effettiva di realizzare i controlli». Intanto, l’Upi e l’Anci hanno accolto con favore la disponibilità espressa dal ministero delle Infrastrutture a reintegrare i 350 milioni di euro tagliati dal decreto Milleproroghe, fondi destinati a province e città metropolitane per la manutenzione stradale nel 2025 e 2026. «Ci rassicura la disponibilità del ministero a reintegrare pienamente i fondi», ha commentato il presidente Upi Pasquale Gandolfi.