- Anita Armenise
Roma tra il decreto anziani e il programma dei cohousing
Il decreto anziani 2024 ha mostrato particolare attenzione al modello del cohousing. Ma mancano ancora delle direttive specifiche: il tema dovrà essere affrontato e regolamentato attraverso l’elaborazione, nei prossimi mesi, di linee guida volte a definire i contenuti essenziali di un modello ancora tutto da realizzare
Promuovere la dignità, l’autonomia, l’inclusione sociale e l’invecchiamento attivo della popolazione anziana. Il 31 marzo scorso è entrata in vigore la legge delega per la non autosufficienza (legge n. 33 del 23 marzo 2023), che mira a semplificare le attuali politiche e promuovere il coordinamento dell’assistenza agli anziani, cercando di ridurre la grande frammentazione che caratterizza questo settore. Ma mancano delle direttive specifiche: l'estate e le partenze si avvicinano e la popolazione anziana romana rischia di essere ancora una volta lasciata a se stessa.
I numeri
Come riporta l'annuario statistico di Roma Capitale del 2023, il profilo della piramide per età della popolazione romana è modellato dalla progressiva diminuzione della natalità e dal parallelo incremento della sopravvivenza in vita. L’età media della popolazione di Roma al 2022 è pari a 46,6 anni. Come atteso, l’indicatore risulta in crescita negli ultimi anni (era pari a 45,1 nel 2016) e varia dai 42,6 anni del municipio VI ai 49,1 anni del municipio I.
Anche l’indice di vecchiaia è in crescita anno su anno e nel 2022 risulta pari a 192,9 186,8 (contro il 186,8 del 2021): per 100 individui di età compresa tra 0 e 14 anni, dunque, si contano quasi 193 persone di età maggiore o uguale a 65 anni, quasi il doppio.
Il decreto anziani 2024
La normativa intende superare l’attuale caotica frammentazione normativa in materia definendo nuovi modelli d’intervento per rispondere alle crescenti e mutevoli esigenze degli anziani e delle loro famiglie.
Si tratta di una legge che permetterà di regolare l’assistenza agli anziani non autosufficienti, avvicinando l'Italia ai sistemi più flessibili. Il problema però è tradurre la legge delega in risposte adeguate e di qualità per gli anziani e le loro famiglie attraverso i decreti attuativi.
Il cohousing
Nel provvedimento una particolare attenzione è stata prestata al cohousing per le persone anziane, che prevede la convivenza solidale domiciliare per le persone anziane. Mancano però delle direttive specifiche: il tema dovrà essere affrontato e regolamentato attraverso l’elaborazione, nei prossimi mesi, di linee guida volte a definire i contenuti essenziali di un modello da realizzare prioritariamente attraverso meccanismi di rigenerazione urbana e di riuso del patrimonio immobiliare esistente.
A Roma sono 5 i couhousing propriamente intesi già realizzati a questo scopo dall'amministrazione capitolina. Nel report delle strategie e le scelte di Roma Capitale per gli investimenti del Pnrr dell'assessora capitolina alle Politiche sociali Barbara Funari è presente un programma di investimenti nel settore dell'autonomia degli anziani non autosufficienti risalente a luglio dell'anno scorso.
I fondi del Pnrr
«L’assessorato alle Politiche sociali di Roma Capitale – spiega Funari – sta ampliando la risposta alle residenze per anziani affiancando le case di riposo tradizionali con altre forme di residenza per potenziare autonomia e forme di invecchiamento attivo. L’anziano gestisce la sua giornata, in convivenza, con il supporto degli operatori e gli ospiti diventano membri di una comunità. Grazie ai fondi del Pnrr saranno ristrutturati altri immobili a Roma destinati a garantire l’autonomia di anziani fragili».
Tra questi Casa Vittoria, in via Portuense 220, nel municipio XI, ha previsto una trasformazione strutturale e funzionale. La progettualità prevede, in particolare, la trasformazione di una parte della stessa da casa di riposo in comunità alloggio e cohousing in grado di ospitare 16 persone. Ma anche Amo Casa Giada, in via Rocco Santoliquido 88 bis, dove già sono attivi un cohousing e una comunità alloggio ma vedrà la realizzazione di un nuovo cohousing al piano 1 della palazzina C.
«Non è solo una valida risposta alloggiativa ma una scelta di vita per tanti anziani che decidono di convivere con altre persone. I cohousing rappresentano così anche una prospettiva concreta contro la solitudine per una vita da trascorrere in famiglia. Con i fondi del Pnrr saremo in grado di finanziare altri progetti e di valorizzare ancora di più la realtà dei cohousing. Un pomeriggio di festa animato da stornelli romani, aperto al quartiere e ai vicini di casa per raccontare come concretamente vivere insieme si può e si sta anche meglio», conclude l'assessora.
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