Roma, 4 dicembre 2025
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Zerocalcare rinuncia a “Più libri più liberi”: «Ho i miei paletti»

Zerocalcare annuncia su Instagram la rinuncia a “Più libri più liberi” 2025 per la presenza della casa editrice Passaggio al Bosco, accusata di pubblicare testi di matrice neofascista. Il fumettista: «Ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio»

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 17 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Zerocalcare non sarà alla prossima edizione di Più libri più liberi, in programma a Roma dal 4 all’8 dicembre 2025. Il fumettista, attesissimo per la presentazione del volume Nel nido dei serpenti insieme a Marianna Aprile, ha confermato il forfait con un post su Instagram: «Ciao, purtroppo non sarò alla fiera romana Più libri Più Liberi».

La scelta arriva nel pieno delle polemiche per la presenza nello spazio espositivo della casa editrice Passaggio al Bosco, accusata di pubblicare testi di matrice neofascista. Una partecipazione contestata da un gruppo di 80 firmatari (tra cui Alessandro Barbero, Antonio Scurati, Carlo Ginzburg, Daria Bignardi e Caparezza) che hanno rivolto un appello all’Associazione italiana editori.

«Ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio»

Il fumettista, pseudonimo di Michele Rech, ribadisce nel suo messaggio il motivo della scelta: «Purtroppo ognuno c’ha i suoi paletti, questo è il mio. Quando l’ho deciso, quindici anni fa, mi pareva semplicissimo da applicare. Oggi è una specie di campo minato».

Nelle sue parole emerge anche una riflessione sulla complessità del dibattito culturale contemporaneo: «Penso che questo ci costringa a rifletterne insieme, di più, e in modo più efficace».

La solidarietà agli altri autori presenti

Il fumettista sottolinea il rispetto per chi, pur condividendo sensibilità simili, ha fatto scelte diverse: «Gente a cui voglio bene ha fatto scelte diverse, sono sicuro che sapranno far sentire le loro voci e faccio il tifo per loro».

Il messaggio ai lettori: «Mi spiace davvero»

Zerocalcare ha rivolto un pensiero al pubblico che lo attendeva in fiera: «Mi spiace davvero per chi veniva apposta, cercheremo di trovare un’altra occasione per chi voleva un disegnetto sul libro nuovo». Una promessa che prova a compensare la delusione dei tanti fan che lo aspettavano alla Nuvola l’8 dicembre.

La defezione di uno degli autori più amati della scena italiana aggiunge così un nuovo capitolo alla discussione sull’opportunità di concedere spazi istituzionali a editori contestati per contenuti ideologicamente estremi.

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