
Il sì dell’assemblea è arrivato poco meno di 10 giorni prima del 31 dicembre. L'aula Giulio Cesare ha approvato il bilancio di previsione 2026-2028 rispettando anche quest’anno la scadenza. Il documento è stato licenziato con 33 voti favorevoli su 45, al termine di una lunga e intensa sessione. Oltre alla maggioranza, hanno votato a favore Italia Viva e il consigliere del gruppo Misto Dario Nanni, che ha recentemente annunciato la sua entrata in maggioranza, mentre hanno espresso voto contrario centrodestra e Movimento 5 stelle. Azione si è astenuta.
La manovra complessiva supera gli 11 miliardi di euro, tra spesa corrente e investimenti, e segna – secondo l’amministrazione – il passaggio alla fase post Giubileo e post Pnrr senza disperdere quanto costruito negli ultimi anni.
La presidente dell’assemblea capitolina Svetlana Celli ha sottolineato come il bilancio «sostenga gli investimenti strategici, rafforzi i servizi essenziali e metta al centro le persone», parlando di una scelta di responsabilità che consente a Roma di programmare con continuità.
La spesa corrente per il 2026 ammonta a 5,7 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 5,1 miliardi del 2021. Restano stabili le risorse destinate a sociale e scuola, pari complessivamente a 1,5 miliardi di euro. Sul fronte dell’assistenza domiciliare, per la quale Roma Capitale spende circa 130 milioni di euro (di cui 110 da risorse comunali), l’amministrazione garantirà fin dall’inizio dell’anno i fondi ai municipi. L’uscita dal Fondo di solidarietà comunale consentirà inoltre un ulteriore intervento per dimezzare le liste d’attesa.
In aumento anche le risorse per il decoro urbano: circa 20 milioni di euro nel 2026 per diserbo e sfalci, che permetteranno di quasi raddoppiare gli interventi, passando da quattro a sette cicli annui. Sul versante sociale, il bilancio stanzia 3,7 milioni di euro per mantenere operative le tensostrutture di accoglienza per le persone senza dimora, attivate in occasione del Giubileo nelle aree di San Pietro, Termini, Tiburtina e Ostiense.
Con il maxiemendamento approvato in aula, il piano degli investimenti per il triennio 2026-2028 sale a 6,97 miliardi di euro. Per il solo 2026, i fondi vincolati ammontano a circa 1,3 miliardi, di cui 302 milioni di risorse Pnrr e 117 milioni di fondi giubilari.
Tra le misure più rilevanti, il piano straordinario per il diritto all’abitare: 250 milioni di euro complessivi, di cui 200 milioni nel 2026, per l’acquisto di oltre mille case popolari. Un intervento che l’amministrazione definisce senza precedenti per dimensioni e impatto concreto sull’emergenza abitativa.
Nel bilancio trovano spazio anche interventi strategici sul territorio: 10 milioni di euro tra il 2026 e il 2027 per il parco della Madonnetta e 5 milioni nel 2026 per le aree demaniali di Castel Porziano, nel X municipio. Stanziati inoltre 74,8 milioni per le manutenzioni straordinarie delle linee metropolitane e circa 70 milioni nel 2026 per il rafforzamento del ciclo dei rifiuti.
Il sindaco Roberto Gualtieri ha rivendicato il valore strategico del bilancio: «Garantiamo investimenti senza precedenti nelle case popolari, manteniamo gli alti livelli di sostegno al welfare e rafforziamo le politiche per il decoro urbano».
Il primo cittadino ha inoltre indicato due possibili novità positive: il superamento della gestione commissariale del debito pregresso e l’uscita di Roma dal meccanismo di perequazione orizzontale del Fondo di solidarietà comunale.
Per la vicesindaca e assessora al Bilancio Silvia Scozzese, il documento è il frutto di un lavoro di efficientamento della macchina amministrativa e di recupero dell’evasione, che ha consentito di mantenere la spesa corrente nonostante il venir meno delle risorse straordinarie del Giubileo e i tagli nazionali stimati in circa 50 milioni per il 2026.
La capogruppo del Partito democratico, Valeria Baglio, ha definito l’approvazione nei termini «un atto di grande responsabilità politica verso Roma e i suoi cittadini». Secondo Baglio, il voto favorevole di Italia Viva e del consigliere Nanni rappresenta «un dato politico chiaro», che certifica un’adesione più ampia al progetto del sindaco Gualtieri. «Questo bilancio ha una forte vocazione sociale, mette al centro le persone, rafforza il welfare, l’assistenza domiciliare e il diritto alla casa», ha aggiunto, sottolineando anche l’attenzione alle politiche giovanili nei municipi.
L’approvazione del bilancio segna un riassetto politico in aula Giulio Cesare. Il sostegno di Italia Viva e del gruppo Misto rafforza la maggioranza che sostiene Gualtieri, aprendo scenari nuovi in vista delle prossime elezioni amministrative. Sul fronte opposto, centrodestra e M5S restano all’opposizione, criticando l’impianto della manovra, mentre Azione mantiene una posizione interlocutoria con l’astensione. Il bilancio diventa così non solo uno strumento finanziario, ma anche un passaggio politico chiave, che consolida il perimetro della maggioranza capitolina e ne rafforza la prospettiva di governo nella fase post Giubileo.
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