
Il Campidoglio vuole comprare 98 appartamenti occupati in via Lucio Calpurnio Bibulo 13, nel VII municipio. Le commissioni capitoline Patrimonio e Bilancio hanno espresso parere favorevole alla proposta di delibera per l’acquisizione degli immobili al patrimonio pubblico. Un intervento che, secondo il presidente della commissione Patrimonio Yuri Trombetti (Pd), rappresenta un esempio di gestione «civile e dignitosa» di una situazione abitativa complessa che va avanti da oltre vent’anni.
L’edificio in questione era stato requisito nel 2007 per decisione dell’allora presidente dell’ex X municipio, Sandro Medici. La palazzina in via Bibulo fu destinata a una ventina di famiglie che, pur essendo inserite nelle graduatorie comunali per l’assegnazione di alloggi popolari, non avevano ricevuto risposte concrete e avevano quindi occupato l’immobile. In un primo momento, alle famiglie fu riconosciuto un atto di assegnazione, poi però invalidato da una sentenza del Tar. Successivamente, l’immobile fu messo all’asta e acquistato da una società, che tuttavia fallì poco dopo.
L’acquisizione degli appartamenti rientra nel piano strategico per il diritto all’abitare promosso dall’amministrazione guidata dal sindaco Roberto Gualtieri. Il piano ha l’obiettivo di aumentare il numero di alloggi destinati all’edilizia residenziale pubblica (erp) e affrontare in modo strutturato l’emergenza abitativa, anche alla luce delle procedure di sgombero coordinate dalla Prefettura. «È un caso emblematico – ha spiegato Trombetti – perché da un lato evitiamo lo sgombero di famiglie che vivono lì da anni, dall’altro recuperiamo legalità e patrimonio pubblico grazie a una procedura trasparente e ben strutturata».
Il consigliere dem ha voluto sottolineare anche le condizioni dell’immobile, descritto come «ben tenuto» e privo dei segni di degrado spesso associati agli edifici occupati. «Via Bibulo – ha dichiarato – non è una situazione di abbandono: basta entrare per capire che lì si è costruita negli anni una convivenza dignitosa e rispettosa, grazie a famiglie che hanno saputo gestire lo spazio con cura». Il prezzo dell’operazione, pari a 22,2 milioni di euro, è stato ritenuto congruo dall’Agenzia delle entrate. L’acquisizione riguarda unicamente le 98 unità residenziali: non sono inclusi i locali commerciali al piano terra né i garage al piano interrato.
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