Roma, 3 ottobre 2025
Cronaca di Roma

Ripulita poco dopo la segnalazione la lapide in ricordo di Mario Cerciello Rega, carabiniere ucciso in servizio in Prati nel luglio 2019

Trovati resti di cibo sopra la lapide. Appoggiata di fianco una targa del Ministero dell'Interno, Autorità di gestione dei servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti

di Giacomo ZitoULTIMO AGGIORNAMENTO 1 mesi fa - TEMPO DI LETTURA 2'

È stata trovata questa mattina, 18 agosto, vandalizzata con dei resti di cibo e un targa proveniente dal Ministero dell'Interno, la lapide in memoria di Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dell'Arma dei Carabinieri (medaglia d’oro al valor civile) di Somma Vesuviana ucciso il 26 luglio 2019 mentre era in servizio nel quartiere Prati, a Roma.

La notizia è giunta da alcuni passanti che nella mattinata hanno trovato in pessime condizioni la lapide posta nel 2021 all’incrocio fra via Pietro Cossa e via Federico Cesi, due anni dopo la tragedia. Sono state avvisate le autorità competenti per la pulitura dell'effige, rimane però un mistero su chi abbia compiuto tale gesto e come sia arrivata fin lì una targa che riporta il nome dell'Autorità di gestione dei servizi di cura all'infanzia e agli anziani non autosufficienti del Ministero dell'Interno.

Le immagini della lapide così come è stata ritrovata nella mattina del 18 agosto 2025 (La Capitale)

La storia di Mario Cerciello Rega

Il vicebrigatiere Mario Cerciello Rega venne ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 a seguito di una violenta colluttazione. Il militare, in compagnia di un collega, si trovava all'incrocio nel quartiere Prati in risposta a una chiamata d'emergenza denunciante un furto.

Giunti sul luogo della richiesta, i due militari fermarono due persone che opposero immediata e violenta resistenza.

Nella colluttazione, Cerciello venne colpito da 11 coltellate sferrate da Finnegan Lee Elder, studente statunitense di 20 anni (all'epoca dei fatti), ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. Insieme a lui, condannato in concorso, un altro studente poco più giovane, Gabriel Natale Hjorth, tornato agli onori della cronaca dopo che il 15 luglio 2025 la Corte d'Appello aveva ridotto a 10 anni, 11 mesi e 25 giorni di reclusione la sua pena, secondo un ricalcolo ordinato dalla Corte di Cassazione nel marzo 2025.

La lapide commemorativa venne posata in ricordo del militare nel giorno del suo compleanno di due anni dopo, il 13 luglio 2021, quando avrebbe dovuto compiere 37 anni.

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