Il 22 settembre sarà una giornata complicata per chi dovrà spostarsi in Italia. È stato infatti proclamato uno sciopero generale nazionale che coinvolgerà trasporti pubblici e privati. Dai treni ai bus, dai taxi ai porti, fino a logistica e settore merci. Una mobilitazione che porterà inevitabili disagi, con fermate programmate e fasce orarie di garanzia da rispettare.
A fermarsi saranno diverse categorie. Lo sciopero, indetto da USB, CUB, SGB, ADL Varese e USI-CIT, toccherà sia il trasporto ferroviario sia quello locale, con ricadute su taxi, autostrade e servizi marittimi.
Lo sciopero ferroviario riguarda il personale del Gruppo FS, Trenitalia e Trenord. Sono previste cancellazioni e modifiche alla circolazione dei convogli, ma alcune corse resteranno attive.
Regola importante: i treni già in viaggio all’inizio dello sciopero arriveranno a destinazione se possono concludere il percorso entro un’ora dall’avvio della protesta. Oltre quel limite, potrebbero fermarsi in una stazione intermedia.
Il trasporto pubblico locale non sarà da meno. Autobus, tram e metropolitane rischiano di fermarsi per 24 ore. In alcune città scatteranno fasce di garanzia, in altre il servizio potrà essere sospeso del tutto. Per i bus gestiti da Trenitalia valgono gli stessi orari di garanzia del trasporto ferroviario (6:00-9:00 e 18:00-21:00).
Anche i taxi si fermeranno per l’intera giornata, così come i porti e gran parte del settore marittimo. Le autostrade vedranno il personale in agitazione per 24 ore, mentre logistica e merci subiranno rallentamenti e blocchi in base alle modalità locali.
Chi ha acquistato un biglietto Trenitalia ha diritto al rimborso o alla riprogrammazione del viaggio:
La riprogrammazione è consentita alle stesse condizioni di trasporto, compatibilmente con la disponibilità dei posti.
Per non restare a piedi, conviene consultare le fonti ufficiali. Informazioni aggiornate sui treni garantiti e sull’andamento dello sciopero sono disponibili su:
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