Torre dei Conti, continuano i cedimenti: ancora detriti e polvere ai Fori Imperiali

L'area intorno alla Torre è da ieri ormai transennata e presidiata da polizia, carabinieri e vigili del fuoco per evitare l’avvicinamento dei passanti e dei turisti. E questa mattina si sono sono verificate altre piccole cadute di detriti e calcinacci dopo il doppio crollo di ieri, che hanno provocato una nube di polvere a largo Corrado Ricci, all’incrocio tra via dei Fori Imperiali e via Cavour.

Crollo Torre de' Conti: chiuse le attività commerciali nei dintorni

Le autorità, già da ieri hanno disposto la chiusura dei bar e dei ristoranti più vicini alla torre, in particolare quello all’angolo con via Cavour, mentre le altre attività commerciali sulla carreggiata opposta restano aperte.

Le cause dei cedimenti sono ancora oggetto di verifiche tecniche da parte degli esperti del comune e della Sovrintendenza Capitolina, che monitorano la stabilità della torre medievale, da tempo in condizioni delicate.

Il monumento, eretto nel XIII secolo per volere di Annibaldo degli Annibaldi e poi restaurato più volte, era nelle ultime settimane oggetto di riqualificazione, prima del distastro di ieri.

Sulla tragedia che ieri ha provocato la morte di Octay Stroici, operaio 66enne di origini romene rimasto sepolto per oltre undici ore sotto le macerie della Torre dei Conti, è stata aperta un’inchiesta dalla procura di Roma.
I magistrati stanno procedendo per disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose commesse in violazione delle norme antinfortunistiche.

È stata poi affidata una consulenza tecnica a ingegneri strutturisti per valutare l’adeguatezza delle opere e delle impalcature utilizzate, mentre la polizia giudiziaria specializzata in infortuni sul lavoro ha già ascoltato gli operai sopravvissuti.

Nella giornata di oggi verrà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’operaio, fondamentale per ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.