Roma, 11 novembre 2025
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Tor Marancia, inaugurato il terzo accesso al parco tra applausi e proteste. Gualtieri: «Lavoriamo per una città più verde e accessibile»

Ciaccheri: «Un sogno collettivo che diventa realtà»

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 5 ore fa - TEMPO DI LETTURA 5'

Una giornata di festa per Tor Marancia, nel segno della rinascita ambientale e culturale. Il sindaco Roberto Gualtieri ha inaugurato il nuovo ingresso del parco in piazza Lante, alla presenza dell'assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, del presidente dell'VIII municipio Amedeo Ciaccheri e del presidente del consorzio Tor Marancio Carlo Odorisio.

L’intervento, del valore di 1,9 milioni di euro, ha restituito alla città oltre sette ettari di area verde completamente riqualificata, oggi parte integrante del parco regionale dell’Appia Antica. Il nuovo ingresso di piazza Lante è stato ridisegnato con un sistema di terrazzamenti che alternano prati, aree gioco, percorsi pedonali e spazi per il fitness, con zone lasciate al naturale per preservare la biodiversità e il paesaggio della campagna romana.

Com'è cambiata l'area del parco

La piazza di accesso è costituita da un’area pavimentata di circa 700 metri quadri, delimitata da un sistema di muretti in tufo sbozzato che svolgono anche una funzione di contenimento e formano dei piccoli terrazzamenti rinverditi che accompagnano la gradonata di collegamento con l’area retrostante lasciata più a prateria, nel rispetto del profilo naturalistico della gran parte del parco. Nelle altre quattro piazzole a giardino (spazi di circa 200 metri quadri con ombreggiatura) sono collocati gli arredi: panchine, tavoli pic-nic, cestini, portabiciclette e giochi per i bambini.

In particolare, sono stati tre gli ordini di intervento: le operazioni di rimboschimento nelle aree di versante più prossime al margine urbano, la bonifica vegetazionale con decespugliamenti, soprattutto in prossimità degli stradelli esistenti, e il riassetto dei sentieri con sistemazione di una piccola zona pavimentata di affaccio sulla valle.

Un'apertura attesa da più di 20 anni

Con l’apertura dell’area di piazza Lante, salgono a oltre 20 gli ettari del parco di Tor Marancia riqualificati e resi fruibili dall’amministrazione Gualtieri. La realizzazione del parco, infatti, era ferma da oltre 20 anni: deliberata dal consiglio comunale nel 2003 per vincolare 200 ettari di campagna romana entrati a far parte del parco dell’Appia Antica, era sostanzialmente rimasta inattuata a causa di alcune questioni legate alle compensazioni e all’acquisizione delle aree.

Il terzo accesso per il parco

Fino all’estate 2022 era accessibile, infatti, solo da viale Londra (ingresso inaugurato nel 2018) oppure da piazza Lante, ma con un ingresso improprio e non protetto. Nel 2021, a inizio mandato, l’assessorato all’Urbanistica ha dato un nuovo impulso alla realizzazione effettiva del parco che ha portato all’apertura della prima area di 13 ettari con ingresso in via di Grotta Perfetta (agosto 2022), al rilascio del permesso a costruire per la porzione di piazza Lante (luglio 2023), alla realizzazione dei lavori e all’apertura di oggi.

Il recupero dei tre casali

Contestualmente il Campidoglio sta lavorando per il recupero dei tre casali, cosiddetti Afa6, situati proprio all’interno di questa porzione di parco. Si è conclusa la conferenza dei servizi, è stato approvato il progetto di recupero e la scorsa settimana è stata bandita la gara per i lavori. Il progetto prevede, con un investimento di circa 5 milioni di euro, la riqualificazione dei tre casali e la loro destinazione: in parte in continuazione della loro vocazione agricola originarie e in parte per svolgere funzioni aggregative e culturali per il territorio.

Gualtieri: «Non ci fermeremo»

«Pensiamo – ha dichiarato Gualtieri – sia fondamentale che a Roma ci sia verde per tutti, anche per anziani e bambini. Abbiamo ricostruito pezzo per pezzo un puzzle complesso, perché non si trattava solo di evitare la cementificazione, ma di difendere un’idea di città unica, attraversata dal verde. Finché ci sarà anche solo un ettaro non fruibile, non ci fermeremo». Il primo cittadino ha ringraziato anche chi, da diverse parti politiche, aveva in passato contribuito a difendere l’area, ricordando che «l’obiettivo dell’amministrazione è dare continuità a una visione di Roma più verde, sostenibile e accessibile».

Per l’assessore Veloccia, il parco «è un tassello fondamentale nel ridisegno urbanistico del quadrante sud. Tor Marancia rappresenta la città che vogliamo costruire: niente speculazioni, ma spazi pubblici, bellezza e servizi. Dopo decenni di attese, questo parco diventa finalmente patrimonio vivo e fruibile per tutti».

Il minisindaco Ciaccheri ha infine parlato di «un sogno collettivo che diventa realtà, frutto dell’impegno dei cittadini, delle associazioni e delle istituzioni. Tor Marancia è un quartiere che ha saputo difendere il proprio paesaggio e oggi lo vede rinascere con una nuova identità, condivisa e partecipata. Questo parco è la dimostrazione che quando la politica ascolta il territorio, le opere pubbliche diventano simboli di comunità».

Le polemiche dell'opposizione

Non sono mancate, tuttavia, le polemiche. Fratelli d’Italia ha denunciato uno «sgarbo istituzionale» per la mancata convocazione dei gruppi di opposizione, mentre durante la cerimonia alcuni membri del comitato Tor Marancia Naturale hanno inscenato una protesta silenziosa: nastro bianco sulla bocca e cartelli con la scritta «Dove prima c’era un bosco ora c’è un giardinetto».

La visita al Museo condominiale

Dopo l’inaugurazione, Gualtieri ha visitato il Museo condominiale di viale di Tor Marancia 63, accompagnato da Veloccia e Ciaccheri. Il sindaco ha incontrato gli artisti e i residenti che negli anni hanno trasformato le facciate dei palazzi popolari in un racconto visivo della città contemporanea.

Durante la visita è stata presentata la nuova opera di Michelangelo Pistoletto con Raymundo Sesma, «Il terzo paradiso per la pace preventiva e universo espandido», dedicata al tema della pace preventiva e collegata alla candidatura di Pistoletto al premio Nobel per la Pace 2025.

Il progetto rientra nel piano di rilancio del Museo condominiale, promosso dall’associazione TormarArte con la curatrice Francesca Mezzano e la presidente Elisa Carletti. L’iniziativa prevede la riqualificazione dei giardini condominiali, la riapertura dello storico Bar di Checchina come spazio di coworking e la creazione di un’app interattiva per scoprire le 23 opere del museo a cielo aperto, dotata di Qr code e beacon.

«Il Museo condominiale – ha concluso Gualtieri – è un laboratorio vivente di arte e comunità. Tor Marancia dimostra che la rigenerazione urbana non si fa solo con le opere, ma anche con la partecipazione, la cultura e la creatività».

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