
Secondo i dati registrati dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il terremoto che ieri sera ha interessato la costa laziale, ha avuto l’epicentro a largo di Anzio, tra il litorale romano e quello pontino, a circa 5 chilometri di profondità.
Nonostante la breve durata, il terremoto è stato avvertito in numerose località della regione. Da Pomezia ad Aprilia, da Fiumicino fino ai Castelli Romani, dove diversi residenti hanno segnalato tremori e oscillazione di lampadari e oggetti vari. Movimenti tellurici sono stati percepiti anche a Roma, in particolare a sud-est della Capitale e nei quartieri meridionali, dove molte persone hanno raccontato di aver sentito il consueto «boato improvviso, seguito da una vibrazione del pavimento».
La scossa, stando alle ultime informazioni, non ha causato feriti né problemi a edifici o strade ma certamente ha destato preoccupazione in un’area densamente popolata come quella del litorale laziale. Protezione civile e forze dell’ordine non hanno ricevuto segnalazioni di criticità.
L’evento sismico rientra nella normale attività geologica della fascia costiera, dove movimenti tellurici di lieve entità vengono registrati con una certa frequenza. Gli esperti dell’INGV stanno comunque monitorando l’evoluzione della sequenza per escludere eventuali repliche nelle prossime ore.
Pochi secondi di paura dunque per i cittadini, ma sufficiente a ricordare a romani e non quanto la terra, anche quando sembra dormire, specie nella notte, sappia ancora farsi sentire.
La Capitale, il nuovo giornale online di Roma
La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024
DIRETTORE RESPONSABILE
Enrico Sarzanini
Via Giuseppe Gioacchino Belli, 86
Roma - 00193