Roma, 1 novembre 2025
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Termovalorizzatore, Roma sceglie il treno per Santa Palomba. Alfonsi: «Una vittoria, meno traffico e più efficienza»

La decisione di affidarsi al trasporto su rotaia risponde all’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e alleggerire il traffico pesante nelle zone residenziali interessate dal percorso verso Santa Palomba

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 11 ore fa - TEMPO DI LETTURA 4'

I rifiuti di Roma arriveranno al futuro termovalorizzatore di Santa Palomba in treno, e non più con i camion lungo via Ardeatina. È questa la novità annunciata dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi, nel corso del consiglio straordinario del IX municipio dedicato all’impianto, frutto di un accordo tra Campidoglio e Ferrovie dello Stato.

Le parole di Alfonsi

«È una vittoria — ha detto Alfonsi — e non ci sarà bisogno di grandi finanziamenti, perché si useranno gli orari notturni non sfruttati dal trasporto delle merci». L’intesa, ha spiegato l’assessora, è finalizzata alla stesura del progetto definitivo, che definirà nel dettaglio logistica, volumi, modalità di carico e scarico e tipologie di imballaggi.

La decisione di affidarsi al trasporto su rotaia risponde all’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e alleggerire il traffico pesante nelle zone residenziali interessate dal percorso verso Santa Palomba.

Soddisfazione è stata espressa anche da Azione, che ha accolto bene «l’annuncio del prossimo avvio dei controlli sanitari sulla qualità dell’aria, prima e dopo la realizzazione del termovalorizzatore». Il partito ha ribadito la necessità di «lavorare in sinergia affinché gli oneri concessori restino sul territorio».

Durante la seduta, Alfonsi ha poi invitato al dialogo il comitato No Inceneritore, presente in aula: «È la cosa più produttiva che possiate fare», ha detto rivolgendosi ai rappresentanti del movimento, segno di un tentativo di aprire un confronto diretto tra amministrazione e oppositori del progetto.

Le critiche dell’opposizione

Toni ben diversi quelli espressi dal fronte M5S e Lista Civica Raggi, che hanno denunciato la scarsa presenza istituzionale al consiglio straordinario. In una nota congiunta, Virginia Raggi, Carla Canale e Marco Cerisola hanno sottolineato come «la Regione e il Governo continuino a supportare il Commissario Gualtieri nonostante le criticità emerse sull’impianto».

Secondo i consiglieri, le principali preoccupazioni riguardano la scarsa cattura di CO₂, la vicinanza a stabilimenti industriali classificati a rischio e la presenza, già segnalata dalla Asl, di un’elevata concentrazione di impianti di trattamento rifiuti nella zona. Le opposizioni richiamano inoltre una delibera regionale del 2009 che vietava nuove concessioni per il prelievo di acque superficiali e sotterranee, sollevando dubbi sulla sostenibilità idrica del progetto.

«Il bilancio idrico per il termovalorizzatore di Roma è fondamentale — scrivono — ma ad oggi non vi sono dati certi. E mentre le indagini in Procura e davanti alla Corte dei Conti proseguono, il Governo e la Regione restano silenti». Per il Movimento 5 Stelle, la linea del Campidoglio e della Regione Lazio mira a trasformare «il Municipio IX e i Castelli romani nella nuova discarica di Roma».

Il confronto con Torino

Sul fronte nazionale, intanto, il termovalorizzatore del Gerbido di Torino continua a rappresentare un modello. La società Trm, controllata da Iren Ambiente, ha registrato utili per 30 milioni nel 2024, dopo i quasi 37 dell’anno precedente. È in corso la definizione della quarta linea dell’impianto, che potrà trattare fino a 280mila tonnellate di rifiuti aggiuntive ogni anno.

Gli enti pubblici piemontesi puntano ad aumentare la loro quota di partecipazione, con l’obiettivo di raggiungere il 30 per cento del capitale. La fase di progettazione e valutazione ambientale è attesa entro fine anno, mentre l’entrata in funzione della nuova linea è prevista tra il 2030 e il 2031.

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