Roma, 4 dicembre 2025
Cultura

Svelata l'installazione «Solitário» sulla Terrazza del Pincio: Roma rafforza il dialogo tra arte contemporanea e luoghi simbolo della città

L'opera inaugurata alla presenza del sindaco Gualtieri, dell’artista e della Fondazione Garavani-Giammetti. Il progetto prosegue il percorso di arte diffusa avviato con «I’ll Be Your Mirror»

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 3 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 3'

(Foto di Camilla Palladino)

Una monumentale scultura composta da 110 cerchioni dorati e da una piramide rovesciata di 1.450 bicchieri di cristallo svetta da oggi, lunedì 1 dicembre, sulla Terrazza del Pincio. È «Solitário», la nuova installazione dell’artista internazionale Joana Vasconcelos, presentata ufficialmente questa mattina in uno dei luoghi panoramici più iconici della città grazie al patrocinio di Roma Capitale e alla collaborazione con il I municipio.

Alla cerimonia di unveiling erano presenti il sindaco Roberto Gualtieri, gli assessori capitolini Massimiliano Smeriglio (alla Cultura) e Alessandro Onorato (alla Moda), l’artista portoghese e Giancarlo Giammetti per la Fondazione Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, partner centrale del progetto di arte diffusa «Venus», già inaugurato lo scorso 10 novembre con l’opera «I’ll Be Your Mirror» in piazza Mignanelli.

Un progetto che unisce arte, comunità e rigenerazione urbana

La nuova installazione amplia il programma culturale realizzato insieme alla Fondazione Garavani-Giammetti: un itinerario che include opere, laboratori e iniziative diffuse con l’obiettivo di democratizzare l’arte e rigenerare il tessuto urbano. Per il Campidoglio, la presenza congiunta delle due opere – «I’ll Be Your Mirror» e «Solitário» – crea un dialogo tra la contemporaneità di Vasconcelos e l’identità storica della città. L’opera resterà visibile per il tempo della mostra, fino al primo aprile 2026.

«Un bellissimo regalo per la città»

Il primo cittadino ha accolto con entusiasmo la nuova installazione: «Roma accoglie l’arte contemporanea, è molto bella, è un bellissimo regalo per la città. Queste ed altre opere d’arte di Joana Vasconcelos in luoghi iconici di Roma dialogano con la città, con il loro contesto e anche con l’arte della moda, sostenuta dalla Fondazione Valentino. È un bel modo di stare dentro l’arte contemporanea e di valorizzare la nostra città come grande capitale della moda, dell’arte, della cultura, della creatività. Quindi sono certo che queste opere avranno un grande successo, ispireranno anche un lavoro a cui stanno collaborando tante realtà fragili coinvolte nel progetto».

L’assessore Smeriglio ha evidenziato la visione che guida il progetto: «Si tratta di installazioni che attraversano un pezzo del nostro centro-città, legate a una mostra che si svilupperà dentro la Fondazione di una grandissima artista contemporanea. L’idea è far dialogare Roma nella sua dimensione storica con l’arte contemporanea. Vasconcelos è un’artista straordinaria di caratura internazionale e questa collaborazione tra la Fondazione, Roma Capitale e l’artista è un’esperienza virtuosa».

Bellezza chiama bellezza

Anche l’assessore Onorato ha richiamato il ruolo essenziale dei promotori: «Sottolineerei l’importanza della Fondazione Garavani e Giammetti, che arricchisce ancora una volta la nostra città di arte e bellezza. Opere così importanti di solito sono esposte in musei internazionali a pagamento. Renderle accessibili a tutti è l’idea di una città aperta, dove la bellezza diventa normale e non un’eccezione. Bellezza chiama bellezza».

L’artista Vasconcelos ha spiegato la filosofia dell’opera: «La mostra parla del matrimonio, della perfezione della vita, della sessualità e della felicità. “Solitário” rappresenta un anello di fidanzamento costruito con ruote di auto e bicchieri di whiskey. Le donne desiderano un diamante molto grande, gli uomini una macchina bellissima e un buon bicchiere di cristallo. È il matrimonio perfetto».

Infine per Giammetti, presidente della Fondazione, il progetto conferma una visione culturale condivisa: «Il concetto di bellezza deve portare alla pace e alla creatività. Bellezza crea bellezza. I materiali cambiano – ruote, bicchieri, specchietti – ma la sensazione deve essere la stessa: un nuovo genere di bellezza che continua a emozionare».

La cornice istituzionale

La presidente del I municipio, Lorenza Bonaccorsi, ha rimarcato la volontà di restituire l’arte ai cittadini: «Con questa installazione rinnoviamo l’impegno nel valorizzare i luoghi simbolo della città con progetti che costruiscono futuro. “Solitário” è un invito alla partecipazione e alla riflessione collettiva».

L’assessora municipale alla Cultura Giulia Silvia Ghia ha sottolineato la funzione sociale dell’intervento: «La collaborazione con la Fondazione conferma quanto la cultura possa essere motore di inclusione e rigenerazione. Quest’opera, in dialogo con il Pincio, dimostra come arte e comunità possano incontrarsi generando curiosità e nuove visioni».

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