Roma-Torino: Gasperini sorprende tutti. Se la difesa sembra ormai quella consolidata per il resto della stagione (almeno fino alla partenza di Ndicka per la Coppa d’Africa) con Hermoso e proprio l’ivoriano a coadiuvare la colonna centrale Mancini, in mezzo al campo e in attacco le cose sono ben diverse. La presenza di Angeliño è imprescindibile per spinta e qualità così come quella di Manu Konè, di rientro dal ritiro della nazionale con tutti gli onori e l’attenzione mediatica che gli stessi compagni gli hanno riservato, sconvolti e stupiti dallo strapotere fisico del centrocampista. A questi si aggiungono le certezze di una vita da mediano di Bryan Cristante, sempre più in alto nelle gerarchie gasperiniane e probabilmente destinato a diventare il nuovo De Roon.
Lo spavento dei tifosi giallorossi per la notizia oltroceanicadell’infortunio del laterale MVP nel match d’esordio contro il Bologna sembra essere rientrato. Wesley riprende stabilmente il suo posto da titolare sulla fascia destra a scapito di Rensch. Nonostante le buone prestazioni di quest’ultimo, l’allenatore di Grugliasco si sta affidando al suo gioiello carioca che tanto ha bramato quest’estate. L’impressione è che in questa prima parte di stagione, il tecnico stia cercando di stabilizzare la rosa e cercare di vincere più partite possibili, piuttosto che ruotare le maglie da titolare.
Il dubbio è proprio su di lui. Ed è un dubbio che deciderà non solo le sorti dell’assetto in campo ma probabilmente anche della partita. Il centrocampista marocchino è stato impiegato più volte sulla trequarti piuttosto che sulla linea dei centrocampisti centrali, come da modulo base gasperiniano. Ma la sorpresa potrebbe essere tattica: la posizione di El Aynaoui, nel rispetto delle sue caratteristiche tecniche, potrebbe permettere di passare dal 3-4-3 al 3-5-2, con Cristante come vertice basso e Konè e proprio il neo-acquisto intermedi col compito di inserirsi e rubare palloni.
La novità principale è davanti. Dybala, il cui utilizzo centellinato è sempre un’incognita per allenatori e fantallenatori, si piazza come “Falso 9” nel tridente (o coppia) d’attacco. Soulè è intoccabile, l’unico certo del posto anche se le alternative in attacco non sono moltissimo considerate da Gasp in questo momento, se non come subentri. Ferguson fuori per scelta tecnica, quando la scelta tecnica è finalizzata alla sorpresa e non di certo per le prestazioni del giovane attaccante irlandese che si è presentato come meglio non poteva alla corte giallorossa.
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