
Lazio e Bologna si dividono la posta all’Olimpico con un pareggio per 1-1 firmato dalle reti di Isaksen e Odgaard, a distanza di due minuti l’una dall’altra, permettendo alle due squadre di lasciarsi alle spalle le recenti sconfitte in campionato e di restare in corsa per i rispettivi obiettivi europei.
L’atmosfera all’Olimpico si accende ben prima del fischio d’inizio. Il pubblico biancoceleste rende omaggio a Ciro Immobile, celebrato come miglior marcatore della storia della Lazio con 207 gol. L’attaccante, emozionato sotto la Curva Nord, riceve una maglia incorniciata da Zaccagni. L’incontro è anche l’occasione per ricordare Sinisa Mihajlovic, ex giocatore biancoceleste ed ex tecnico rossoblù, commemorato dalla famiglia a bordo campo a pochi giorni dall’anniversario della sua scomparsa.
La partita si accende subito con tentativi da entrambe le parti: Orsolini e Odgaard provano il sinistro dal limite senza trovare lo specchio, mentre Castellanos ci prova con poca convinzione. I portieri entrano presto in scena: Ravaglia respinge di piede su Isaksen, mentre Provedel risponde su una conclusione di Odgaard nata da un errore in orizzontale di Marusic, per poi allungarsi su un destro dal limite di Pobega. Nonostante le parate, il gol appare nell’aria.
Il vantaggio laziale arriva quando il Bologna è temporaneamente in dieci in attesa della sostituzione di Casale: Zaccagni calcia, Ravaglia respinge e Isaksen ribadisce in rete. La risposta rossoblù è immediata. Con De Silvestri appena entrato, Zortea trova spazio sulla destra e conclude: Provedel devia sul palo, ma Odgaard è pronto a ribadire in porta il pallone dell’1-1, chiudendo la prima frazione in equilibrio.
La ripresa parte lentamente, ma è la Lazio a rendersi più pericolosa. Guendouzi impegna Ravaglia con un destro dall’area, seguito da un colpo di testa di Cancellieri respinto ancora dal portiere. Italiano prova a cambiare inserendo Ferguson, Rowe e Bernardeschi, ma il protagonista resta Ravaglia, che salva due volte sui tentativi di Guendouzi e Noslin.
La svolta potenziale arriva con l’intervento di Gila su Castro: Fabbri fischia il fallo, ammonisce lo spagnolo e poi lo espelle per proteste, lasciando la Lazio in dieci. Nel finale il Bologna prova a vincerla con l’ingresso di Dallinga al posto di Castro, senza però trovare il guizzo vincente e portando a casa un punto utile per continuare a sognare la Champions, mentre la Lazio resta agganciata alla corsa per un posto in Europa.
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