
Una giornata dedicata all’economia circolare. Torna anche quest’anno Roma Circolare, la giornata di confronto voluta dall’amministrazione capitolina per approfondire il tema dentro il quadro del Piano per la gestione dei rifiuti di Roma. L’iniziativa, ospitata venerdì 28 novembre nella sala della Protomoteca, prende il via alle 9:30 con la relazione introduttiva dell’assessora capitolina all’Agricoltura, ambiente e gestione dei rifiuti Sabrina Alfonsi.
In attesa dell'evento, l’assessora Alfonsi ha tracciato il senso del lavoro svolto in questi anni: «Con il convegno Roma Circolare vogliamo raccontare le sfide che la Capitale ha intrapreso per promuovere la transizione verso l’economia circolare, soprattutto nella gestione dei rifiuti urbani e nella chiusura del ciclo. L’obiettivo è valorizzare le risorse contenute nei rifiuti trasformandole in materie prime seconde, come nel caso dei metalli e delle terre rare dei Raee, essenziali per l’economia del nostro Paese».
Alfonsi ha ricordato il valore della collaborazione tra mondo scientifico, industria e consorzi di filiera: «È un’occasione preziosa per dare impulso a un lavoro che deve rendere Roma più sostenibile e allineata agli obiettivi europei di riduzione dei rifiuti e recupero delle risorse».
La giornata si articola in tre sessioni tematiche. La prima è intitolata La frazione organica: un modello di circolarità, moderata dalla vicedirettrice del Tgr Rai, Roberta Serdoz, affronta il ruolo dell’organico e presenta i nuovi impianti di trattamento previsti dal Piano dei rifiuti. Prevista anche un’attenzione alla raccolta del rifiuto da passeggio, resa più efficiente dai nuovi cestini Cestò.
Al centro del panel i due biodigestori anaerobici di Cesano e Casal Selce, infrastrutture cruciali per avviare la chiusura del ciclo dell’umido. Gli impianti tratteranno 200mila tonnellate di organico l’anno, riducendo oltre 3mila viaggi dei camion e 4 milioni di chilometri percorsi complessivi: un taglio significativo alle emissioni e ai costi di trasporto. Il beneficio economico stimato è di 4,8 milioni di euro l’anno. La produzione di compost di alta qualità contribuirà inoltre alla rigenerazione del suolo e allo sviluppo dell’agricoltura sostenibile nel territorio romano.
Dopo la prima sessione interviene il sindaco Roberto Gualtieri, e a seguire si apre Il rifiuto tessile. La sfida futura, curato dal direttore di Roma Today Matteo Scarlino. Qui si affronta una filiera complessa, che richiede un quadro normativo stabile, un regime di responsabilità estesa del produttore e modelli efficienti di raccolta e riuso. Roma ha iniziato a rinnovare il sistema introducendo i cassonetti amaranto, che sostituiscono i vecchi gialli: contenitori progettati per ridurre rovistaggio e vandalismi e per migliorare la qualità della raccolta degli abiti usati.
L’ultimo panel, moderato dalla giornalista Rai Chiara Giallonardo, è dedicato ai Raee, le apparecchiature elettriche ed elettroniche che rappresentano una delle filiere più strategiche dell’economia circolare. Nel 2025 Roma ha raccolto oltre 8 milioni di chili di Raee, un dato 2,5 volte superiore a quello di Milano. La distribuzione delle tipologie testimonia la complessità del sistema: 2.302.783 chili di R1 (apparecchiature refrigeranti), 2.948.770 chili di R2 (grandi elettrodomestici), 809.196 chili di R3 (TV e monitor), 1.971.527 chili di R4 (piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo) e 22.543 chili di R5 (sorgenti luminose).
La Protomoteca ospita inoltre due opere di Francesca Leone: potrebbero essere due rose sagomate realizzate con lamiere provenienti da discariche abusive, dove il colore copre i segni della ruggine trasformandole in un simbolo di rigenerazione. Accanto a esse, Riscarti porta cinque opere di quattro artisti: un contributo del festival romano di riciclo creativo, da dodici edizioni attivo nella capitale con l’obiettivo di dare una seconda vita ai materiali di scarto.
Il loro intervento è previsto per il 28 novembre, con allestimento alle 7:30 e disallestimento alle 16, sempre in Protomoteca. «Riscarti è la provocazione creativa che sottrae i rifiuti dal cassonetto e li rimette in circolo», spiegano gli organizzatori, ricordando i claim «Ho un sogno nel cassonetto» e «Intelligenza Artigianale».
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