Lunedì 15 settembre a Palazzo Valentini si è svolto il primo incontro tra Città metropolitana di Roma Capitale, la Communauté des villes Ariane (CVA), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e AVIO. L’appuntamento ha segnato l’avvio del percorso che porterà alla definizione degli eventi e delle iniziative legati all’anno in cui Roma assumerà la presidenza europea delle Città dello Spazio nel 2026, subentrando a Mulhouse, attuale presidenza francese.
Il vicesindaco Pierluigi Sanna, insieme ai rappresentanti di Città metropolitana e della partecipata Capitale Lavoro, ha incontrato il delegato generale di CVA Gaele Winters, Augusto Cramarossa per l’ASI e l’ambasciatore Stefano Stefanile in rappresentanza di AVIO, partner industriale primario. Durante l’incontro sono stati illustrati i primi step preparatori e l’avvio della costituzione di un comitato istituzionale, che vedrà la presenza del sindaco Roberto Gualtieri.
È stato inoltre aperto un tavolo di confronto con istituzioni nazionali e regionali, università e imprese del settore che saranno coinvolte come partner tecnici, scientifici e industriali delle attività.
«Roma e il suo territorio provinciale si stanno preparando per cogliere al meglio la sfida della Presidenza CVA nel 2026, occasione fondamentale per affermare la centralità della Capitale e dell’area metropolitana per il futuro dell’esplorazione spaziale europea legato ai lanciatori Ariane e Vega, oltreché opportunità strategica di sviluppo e avanzamento per il mondo scientifico e produttivo del territorio», ha dichiarato Sanna.
Il vicesindaco ha poi aggiunto: «Una sfida importante che con il diretto coinvolgimento del sindaco Gualtieri e di Roma consentirà di fare un passo avanti non solo nella promozione della conoscenza della rete delle Città dello Spazio ma anche di stimolare l’interesse per il settore aerospaziale come leva di sviluppo complessivo del territorio sui fronti della crescita economica, dell’innovazione tecnologica e attrazione di talenti».
Nell’area metropolitana insistono poli universitari e di ricerca di primo livello – La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, oltre alle private – il Tecnopolo tiburtino, il distretto di Colleferro e la sede ESA-ESRIN di Frascati.
Il programma prevede iniziative capaci di mettere in connessione ricerca e produzione, ma anche momenti divulgativi aperti al grande pubblico. Già dalla fine del 2025 Città metropolitana rafforzerà la presenza ad appuntamenti internazionali come l’NSE Forum, mentre per il 2026 sono in preparazione eventi di formazione avanzata, divulgazione scientifica e attività culturali, con attenzione anche all’arte e alla memoria storica dei siti astronomici, da Villa Adriana al Campidoglio.
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