L’assemblea capitolina ha approvato la delibera sul Piano esecutivo di recupero urbanistico del nucleo di edilizia ex abusiva di Fosso dell’Osa (all'altezza del chilometro 18 di via Polense) nel VI municipio. Il provvedimento, proposto dall’assessorato all’Urbanistica, rappresenta un passo decisivo nel percorso di riqualificazione dell’area, rendendo il piano coerente con gli obiettivi di salvaguardia della rete ecologica e ponendo le basi per la definitiva approvazione del toponimo, attesa da anni.
Con questa approvazione sarà possibile procedere alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, tra cui una nuova viabilità con marciapiedi, impianti di illuminazione pubblica e il completamento della rete fognaria per le acque reflue. Il piano prevede inoltre interventi di urbanizzazione secondaria, come la costruzione di un plesso scolastico con asilo nido, scuola materna e scuola dell’obbligo, la sistemazione di aree verdi attrezzate e la realizzazione di un mercato con centro polivalente, restituendo così al quartiere una piena autonomia urbana.
«Con questa approvazione – ha dichiarato l’assessore capitolino all’Urbanistica Maurizio Veloccia – andiamo finalmente a sanare una difformità, accorciando il percorso per l’approvazione del toponimo Fosso dell’Osa, che permetterà di realizzare opere fondamentali e rendere il quartiere più vivibile e autonomo. È un ulteriore passo nel percorso di recupero di questo territorio, iniziato circa un anno e mezzo fa con la realizzazione della rete idrica che ha consentito agli oltre 1.100 residenti, dopo più di dieci anni di attesa, di avere l’allaccio all’acqua potabile e alla rete di smaltimento delle acque piovane».
Veloccia ha ricordato come questo risultato sia frutto di un lavoro costante e concreto: «In una delle prime assemblee tenute qui, a inizio mandato, avevamo promesso al Consorzio che saremmo tornati non con parole ma con ruspe e opere. Abbiamo mantenuto l’impegno con caparbietà e tenacia, superando molti ostacoli amministrativi, nella convinzione che Roma possa crescere solo se colma il divario tra il centro e le aree più periferiche».
Soddisfazione anche da parte della presidente dell’aula Giulio Cesare Svetlana Celli, che ha sottolineato l’importanza del provvedimento: «È un atto che restituisce dignità a tante famiglie e consente di colmare anni di ritardi in un territorio cresciuto in assenza di opere di urbanizzazione primaria e secondaria. Ora potremo finalmente realizzare gli interventi di cui il quartiere ha bisogno: nuova viabilità, marciapiedi, illuminazione pubblica, rete fognaria, scuole, aree verdi, un mercato e un centro polivalente».
Celli ha aggiunto che questo risultato «si inserisce nel lavoro più ampio che l’amministrazione sta portando avanti sui toponimi, un impegno che proseguirà anche in altre aree della città per garantire servizi e riconoscimento a tanti quartieri».
«Abbiamo approvato un piano che segna un cambiamento concreto per Fosso dell’Osa», ha dichiarato il consigliere capitolino del Partito democratico Mariano Angelucci. «Dopo l’approvazione del nuovo toponimo, passaggio decisivo per attivare servizi e opere, l’amministrazione – in collaborazione con Acea Ato2 – ha già completato quasi due chilometri e mezzo di rete idrica, un risultato straordinario. Ora, grazie alla delibera, potremo procedere con la nuova viabilità, l’illuminazione pubblica e il completamento della rete fognaria, oltre alla realizzazione di scuole, aree verdi e spazi per la comunità».
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