Chi è passato negli ultimi anni per via Ostiense o girava su via del Porto Fluviale non può non ricordarsi dell’imponente murales che lo street artist Blu aveva realizzato sulle facciate dell’ex-caserma occupata nel giugno 2003 a scopo abitativo. Ora, quel murales non c’è più dopo che, con l’avvio dei lavori per trasformare la struttura in alloggi popolari, lo stesso perdeva la sua stessa ragion d’essere.
Realizzata nel 2014, l’imponente opera di street art nasceva a sostegno del diritto alla casa e dell’occupazione dello stabile. Proprio dieci anni dopo, grazie all’avvio dei lavori per la realizzazione del Porto Fluviale RecHouse, le circa 50 famiglie che avevano occupato lo stabile avranno finalmente un alloggio popolare sicuro e garantito, raggiungendo così lo scopo per cui lo stesso murales era stato creato.
Quando a giugno 2024 la giunta comunale diede il via ai lavori per il risanamento conservativo e all'efficientamento energetico della ex-caserma all’angolo con via delle Conce, l’entusiasmo del quartiere era alle stelle. Lo stabile, infatti, era da lungo tempo abbandonato ed era stato successivamente occupato per ospitare oltre 50 famiglie in emergenza abitativa. «Era sì in una situazione di degrado - raccontava il sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla stampa -, ma ha visto anche il formarsi di esperienze interessanti, sociali e partecipate».
Proprio partendo da queste esperienze si è concentrato il lavoro di riqualificazione, innovativo per la città nel suo approccio. Attraverso la mediazione dell’Università di Roma Tre ero stato infatti possibile creare un processo partecipativo con gli occupanti per cucire lo spazio e aprirlo alla cittadinanza, offrendo una nuova piazza pubblica che sorgerà nel patio centrale della struttura.
L’iniziale formulazione del progetto è quindi potuta diventare realtà grazie allo stanziamento di 13,2 milioni di euro provenienti dal Pnrr. Entro il 2026, quindi, circa 50 nuclei familiari potranno vivere stabilmente e legalmente all’interno dello stabile.
Oltre agli alloggi popolari, il progetto del Porto Fluviale RecHouse prevede al piano terra la realizzazione di ampi spazi per laboratori e iniziative socio-culturali. Al centro, nell’ampio cortile, sorgerà una piazza pubblica aperta al quartiere nella quale verranno attivati i servizi di mercato a km 0, sportello antiviolenza, attività di didattica, conservando quelle preesistenti. Sulla terrazza, infine, nascerà un giardino fotovoltaico che potrà consentire l’attivazione di una comunità energetica.
Con la realizzazione del progetto di riqualificazione destinata a scopo abitativo, quindi, veniva meno la ragion d’essere del murales che lo street artist Blu aveva realizzato sulle facciate, volto a dar luce e risalto all’occupazione. Ne parlava nel dettaglio l’assessora comunale ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, al momento dell’avvio dei lavori: «Riguardo il murales di Blu, che era bellissimo, è stato possibile ripristinare il vecchio assetto, quindi eliminarlo con il suo consenso. Proprio perché l'operazione di ridare gli alloggi agli abitanti fa venir meno la ragion d'essere del murales che era qui finché non fosse stato ripristinato l'uso abitativo, e le famiglie che occupavano non avessero avuto le abitazioni».
La Capitale, il nuovo giornale online di Roma
La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024
DIRETTORE RESPONSABILE
Enrico Sarzanini
Via Giuseppe Gioacchino Belli, 86
Roma - 00193