Roma, 2 novembre 2025
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Milan-Roma, Gasperini:«Non penso allo scudetto. Dybala? Deve avere la voglia di fare una stagione di quelle che ha fatto qualche anno fa»

Gasperini cerca di tenere buono l’entusiasmo di giornalisti e tifosi. Di sfida scudetto non ne vuole sapere. E poi parla di Dybala, Dobvyk, Pellegrini…

di Leonardo Campara ULTIMO AGGIORNAMENTO 9 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Partita importante se non decisiva per alcuni quella che domani sera, alle 20.45, vedrà la Roma ospite a San Siro contro un Milan rinato dalla cura Allegri. Tra chi pensa invece che non sia decisiva per le sorti scudetto o piazzamento champions c’è Gasperini che in conferenza ha tenuto a specificare come non sia interessato a pronostici giornalistici sulla classifica futura.

«Inter e Napoli ancora avanti. Noi partenza importante»

Inizio confortante e insolito per i giallorossi che si ritrovano appaiati al Napoli al primo posto in classifica dopo 9 giornate. Nonostante un attacco ancora troppo latitante ma che sembrerebbe nella fase embrionale della costruzione offensiva gasperiniana, la miglior difesa tiene botta in una differenza reti che per ora recita un +6. Ma per Gasp è ancora troppo presto - o forse futile - parlare di scudetto.

Non partecipo a queste discussioni su scudetto o Champions, in questo momento penso a come la Roma si rapporterà al Milan. Abbiamo avuto entrambe un'ottima partenza.

«Modric giocatore straordinario. Noi dobbiamo pensare al nostro modo di giocare»

Dopo aver elogiato il pallone d’oro croato, oggi perno dell’esperta squadra rossonera, Gasperini viene incalzato sulla poca prolificità dei suoi di centrocampisti, dando una motivazione laconica del perché non si è ancora visto il modello Atalanta.

Cristante ha segnato. El Aynaoui sta facendo bene: rarissimi entrano subito e spaccano. Sicuramente una squadra che realizza di più, porta gol anche ai centrocampisti. Quell’Atalanta segnava tanto, quindi i centrocampisti segnavano tanto.

Don’t say the cat is in the sac

Gasperini ci tiene a rimanere e far rimanere con i piedi per terra dopo un inizio che ha convinto più nei risultati che per altro. Proprio a proposito di volare basso, calmare gli entusiasmi e soprattutto di non cantare vittoria, arriva l’interruzione della conferenza da parte di un ospite indesiderato. Un gattino che ha fatto sorridere l’allenatore giallorosso e la platea. Forse andrebbe interpretato come un presagio trapattoniano…

Le parole sugli attaccanti

Le variazioni non sono tante se non in attacco. Ho una rosa molto folta. Mai avuto una rosa così folta numericamente. Dybala e Bailey non c’erano e quindi abbiamo dovuto variare. Solo Soulé ha dato continuità.

Su Dybala si è soffermato molto elogiandone le qualità, soprattutto fisiche, di cui si parla troppo poco.

Dybala ha tutte le qualità, non solo tecniche, ma anche per quello che riguarda la resistenza e la tenuta fisica, fibre di alto livello. Altrimenti non riesci a raggiungere traguardi così alti. La continuità è dettata dal fatto che non essendoci infortuni di mezzo, riesce ad avere più continuità. Ovviamente si sta allenando molto bene, ha anche superato psicologicamente certe difficoltà, crede di poter raggiungere certe velocità e certi spunti. È tutta roba del suo bagaglio, vorrei che per lui possa essere una stagione davvero importante. I giocatori ben allenati possono giocare più tempo, lui non è vecchio. Deve avere dentro di sé la voglia di fare una stagione di quelle che ha fatto qualche anno fa

Su Dobvyk rimarca le parole dette nelle ultime conferenze, dove sottolineava il livello fisico raggiunto e l’innalzamento delle prestazioni. I gol arriveranno ma la fiducia del tecnico non gli manca. E poi su Bailey…

Dobvyk in crescita sta bene. Quando cominci ad avere occasioni significa che timbrerai. Bailey abbiamo accelerato un po’, non spensavo di doverlo buttare dentro così presto ed è una questione di condizione, ma è perfettamente guarito.

Per quanto riguarda le prestazioni più affaticate di Soulé e il “poco” impiego di Pellegrini, il tecnico risponde puntuale e anche leggermente stizzito:

Soulè è quello che risente di più fisicamente? Sì ma sta facendo bene ed è quello che sta giocando di più. E’ molto dispendioso fisicamente saltare sempre l’uomo e giocarle tutte 90 minuti. Di sicuro quando esce non lo fa per demerito ma per stanchezza
Pellegrini ha giocato sempre, ci sono 23 giocatori coi portieri 25. Pellegrini entra, gioca e sta facendo bene. Qual è il problema? Non si può più ragionare su titolare, riserve, titolare, riserve.

Allegri vs Gasperini, sfida di esperienza

Speriamo aiuti la lucidità di molte partite alle spalle. L’esperienza conta ma ogni campionato è diverso e ogni partita è una lettura diversa. Dentrognipartita ci soo diverse partite che cambiano continuamente. Mai come quest’anno il campionato è equilibrato. Bisogna essere attenti a fare le letture giuste.

E poi chiude con una nota nostalgica sul calcio pre-covid e l’avvento delle 5 sostituzioni:

Sulle sostituzioni, uno dei miei obiettivi iniziali era di dare continuità. Non ho tanta voglia di fare turnover, ma uso sempre le 5 sostituzioni anche se non mi piacciono perché una volta, prima del covid, quando c’era un calo fisico, usciva veramente chi era più forte. Ora è come il basket.
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