Roma, 8 ottobre 2025
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«Madre Santissima»: la maternità come rito universale nello spazio di Seconde Vue per Roma Diffusa

Dal 17 ottobre, via di Monserrato si trasforma in un percorso immersivo tra fotografia, suono e relazione. Ventisei scatti di Andrea Boccalini e le voci delle donne ritratte raccontano la maternità come esperienza collettiva e simbolica

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 7 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Un concept store che si fa tempio dell’intimità femminile, un’esposizione che intreccia arte, ascolto e presenza. Dal 17 ottobre, in occasione di Roma Diffusa, il festival che trasforma la città in un museo a cielo aperto, Seconde Vue ospita «Madre Santissima», progetto del Collettivo Amori Difficili con le fotografie di Andrea Boccalini.

Nel cuore di via di Monserrato, lo spazio ideato da Federica Dollfus di Volckersberg si apre a una riflessione potente e contemporanea sulla maternità, intesa non solo come esperienza biologica ma come atto di creazione, memoria e relazione.

Un labirinto sensoriale tra immagini e voci

Il percorso espositivo si sviluppa come un viaggio immersivo: ventisei fotografie di grande formato dialogano con le voci delle donne ritratte, restituendo la complessità di un tema che appartiene a tutte. Le immagini – intime, potenti, scenografiche – si accompagnano a una colonna sonora in cuffia, che avvolge il visitatore e lo conduce in un labirinto di emozioni, confessioni e sguardi condivisi.

Le protagoniste del progetto sono state coinvolte in un esercizio di relazione: prima senza guardarsi, poi incrociando gli occhi, infine sostenendosi fisicamente. Ogni gesto, immortalato da Boccalini, diventa simbolo di un cammino interiore verso la conoscenza di sé e dell’altro.

La maternità come metafora universale

In «Madre Santissima», la maternità si dilata oltre il suo confine naturale per farsi metafora universale: è capacità di generare legami, trasmettere valori, ricucire il tempo tra le generazioni. È forza creativa, vulnerabilità, condivisione.

«Con Madre Santissima abbiamo scelto di partire dal bisogno di Astrid di indagare la maternità che stava vivendo. Insieme a Francesco abbiamo trasformato quell’urgenza in una ricerca comune, creando uno strumento per attraversarne la complessità e la forza dirompente», spiegano i curatori del Collettivo Amori Difficili.

Opening con performance e ritratto collettivo

L’opening è fissato per venerdì 17 ottobre alle ore 18.00, con la partecipazione degli artisti, dei curatori e di ospiti dal mondo della cultura e dello spettacolo. Durante la serata, Andrea Boccalini realizzerà una sessione fotografica aperta al pubblico, invitando i visitatori a farsi ritrarre come parte di un nuovo racconto corale.

Con questo progetto, Seconde Vue conferma la propria identità di luogo di ricerca e produzione artistica, trasformando per quattro giorni via di Monserrato 100 in uno spazio di dialogo tra discipline, dove arte, suono e corpo diventano strumenti per leggere il presente.

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